Scarica la app, paga e parti: il bike sharing a Trieste in tre mosse

TRIESTE. Il sole splende, il quadro meteo è clemente. È il giorno ideale insomma per testare e mettere alla prova BiTS, il nuovo servizio di bike sharing a stazioni fisse del Comune di Trieste, inaugurato ufficialmente da qualche giorno in diverse piazze del centro.
Il primo passo
La scelta cade sugli stalli di piazza Oberdan. Il primo passo è la registrazione. Il metodo più semplice è con lo smartphone. Si scarica la app gratuita e si inseriscono i propri dati e il numero della carta di credito, che servirà per la prima ricarica obbligatoria, di 3 euro. Chi vuole usare la tessera cartacea, deve richiederla invece online, su www.bicincitta.com, e arriverà a casa in pochi giorni, al costo della spedizione, pari sempre a tre euro. Per ogni noleggio i primi 30 minuti sono gratis. La schermata sul telefonino indica subito quante bici e quanti posti vuoti sono disponibili negli altri stalli del servizio e quanto distano pedalando. Un’indicazione utile, in particolare per i turisti che puntano a esplorare Trieste magari fermandosi in diverse tappe.
La prova
È arrivata l’ora di staccare la bici dal supporto. Sempre sullo smartphone si sceglie il numero di uno dei vari stalli, che inizia a suonare. La colonnina emette prima alcuni “bip” lenti e poi più rapidi. È il segnale che la due ruote è pronta. A questo punto chi sceglie la card, dovrà posizionarla sopra la colonnina e le modalità saranno le stesse. L’operazione è molto semplice e richiede pochissimi minuti. Unica pecca, staccare la bici dalla colonnina si rivela un po’ faticoso. Un ragazzo a poca distanza non riesce nell’intento. Ma è solo perché le attrezzature sono nuove.
I mezzi
A disposizione ci sono sia biciclette tradizionali sia quelle a pedalata assistita. Per un giretto nel centro cittadino basta quella classica, ma per chi prevede anche qualche salita più impegnativa, il supporto del modello elettrico si rivela fondamentale. Il tempo di regolare il sellino e sistemare la borsa nel cestino in dotazione, e si parte, lungo via Trento Ottobre, piazza Sant’Antonio, privilegiando le aree pedonali, scegliendo alle volte anche alcuni tratti di strada. Al passaggio della bici la gente si ferma e chiede se la novità funziona e le modalità di utilizzo. Anche alle fermate del bike sharing sono tanti i curiosi che osservano da vicino il cartello con le informazioni, leggendolo con attenzione, o guardano le bici.
Il ritorno alla base
Dopo una ventina di minuti si torna alla base, in piazza Oberdan. La pedalata cittadina non costa praticamente nulla. Per consegnare la bici basta rimetterla a posto, semplicemente inserendola in una qualsiasi colonnina libera, attendendo i tre “bip” di conferma. Una ragazza lo sta facendo in modo agevole. «La prendo in piazza Hortis – spiega – e vengo qui in pochi minuti, lavoro in zona, è molto comodo, e l’ ho fatto anche per uscire alla sera, anche non ce n’erano molte». Attenzione a controllare che la bici sia sempre fissata correttamente a fine utilizzo. Il segnale acustico confermerà il posizionamento giusto, a conclusione del noleggio.
Il traffico
Osservando anche gli altri punti presenti in città, il via vai di utenti è già molto vivace. Ieri a metà giornata molti mezzi erano in giro: nella stazione di piazza Hortis era disponibile una sola bici, quattro davanti alla Marittima, sei al Teatro romano, cinque alla stazione dei treni, tre vicino al Rossetti.Fate attenzione però se gli stalli sono occupati. È vietato lasciare le biciclette al di fuori delle ciclostazioni. Meglio quindi dare un’occhiata alla mappa sul telefonino, che in tempo reale indica quali sono i posti liberi. Ogni colonnina inoltre riporta una lucetta verde, che indica il funzionamento corretto della stazione e del mezzo inserito. In caso contrario si accenderà una spia rossa.
Gli utenti
Il servizio è riservato ai maggiorenni, farà fede la data di nascita obbligatoria in fase di registrazione. Le bici sono a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per qualsiasi informazione aggiuntiva o per eventuali problemi da segnalare, sono a disposizione alcuni numeri, per telefonare o per scrivere un messaggio via whatsapp. Chiamando quello esposto sui cartelli accanto alla bici, la risposta è immediata e chiara. E sui social arrivano anche i primi commenti dei triestini che si sono spostati in città pedalando. Alcuni sottolineano come sia già necessario potenziare BiTS breve, mettendo a disposizione ulteriori bici e creando, vista l’ immediata risposta positiva da parte di triestini e turisti, nuove postazioni anche in altre parti della città come la zona dell’Università, San Giovanni, Roiano e largo Barriera.
Riproduzione riservata © Il Piccolo