Scalinate e giardini di Trieste: via al restyling
TRIESTE Trieste è una città di scalinate, di giardini e aiuole. Il pollice verde dell’amministrazione comunale si misura praticamente in altitudine. Il Comune di Trieste ha varato un doppio piano di manutenzione straordinaria del verde da 250mila euro. Sono stati approvati i progetti esecutivi per ridare decoro alle scalinate (100mila euro) e ai giardini (150mila euro). Una cosa non da poco se si pensa che le scalinate censite sono ben 47 e i giardini e parchi 43. Tutti con nomi altisonanti, ottenuti nei tempi recenti di carestia toponomastica di vie e strade.
Gli interventi sono previsti dal programma triennale delle opere 2017-2019 e sono finanziati attraverso l’alienazione di titoli Hera. Un anno di lavoro per rimediare alle numerose azioni vandaliche che hanno danneggiato questi “beni della collettività”.
Gli interventi programmati riguardano le zone verdi comprese le aree di connessione tra le scalinate e le abitazioni quali aiuole e muraglioni. «Gran parte delle scalinate - si fa presente - sono monumentali e si sviluppano attraverso zone verdi che originariamente avevano caratteristiche di “giardino all’italiana”». I lavori previsti vanno dallo sfalcio alla rasatura di siepi, rosai e specie fiorifere, dall’eliminazione delle specie rampicanti e infestanti alle potature delle alberature, dalla sistemazione del sistema di irrigazione al ripristino di specie arbustive ed arboree e di superfici prative.
Si tratta delle scalinate Dublino, Winckelmann-Pallini, Joyce, Testi, Cappuccini, Stendhal, Ferraris, Lauri, Coletti, Petitti di Roreto, San Luigi, Ferolli, Mainati, Ireneo della Croce, Morgagni, Bonomo, Margherita, Carli, Giorgio Voghera, Pietà, Monticello, Granbassi, Guido Reni, Vittorino da Feltre, Scorcola, finale Viale XX Settembre, Bonaparte, Eremo Mameli, San Pio X, via Salata, Marchesetti (Orto botanico), Madonna di Gretta, aiuola viale D’Annunzio, Salita al Fronte, via Alberti, strada di Rozzol, via della Tesa, Scala di via Rietti, Scala via Revoltella, via Savorgnan de Brazzà, area e aiuola di via Nathan, via Ippolito Nievo, via Battera, via Tonello, via Marchesetti, via Orsera, via Lucano.
Nel caso dei giardini il progetto - al di là della problematica esistente dell’inquinamento - risponde «alla necessità di garantire una costante manutenzione dei numerosi parchi e giardini presenti sul territorio comunale, provvedendo non solo al mantenimento delle superfici verdi e dei soggetti arborei, ma anche di tutte quelle attrezzature ivi presenti quali impianti di irrigazione, arredi, soggetti ad atti vandalici e danneggiamenti in genere (dai furti di piante al transito di cani) oltre al naturale deperimento da usura o da agenti atmosferici». I lavori prevedono il mantenimento e il miglioramento del patrimonio verde oltre a garantire il livello di sicurezza che deve avere un luogo pubblico.
È prevista la manutenzione di pavimentazioni, muretti e recinzioni. Rientrano nel piano il Colle di San Giusto e il Parco della Rimembranza, piazza Libertà e giardino della Sala Tripcovich, piazza Hortis, “Marcello Mascherini” (piazza Carlo Alberto), villa Cosulich, “Luchetta, Ota, D’Angelo e Hrovatin (piazzale Rosmini), passeggio Sant’Andrea e viale Romolo Gessi, Basevi, Orlandini, Ieralla, “Wanda e Marion Wulz” (via Catullo), “Mons. Skabar” (Barcola) e “Fedora Barbieri” (via Mascagni). Ci sono poi i giardini di via San Michele, campo Metastasio e Monteverdi, “Bruno Pincherle” (via del Veltro), “Maria Bernitic” (via Montecchi), via Molino a Vento (“Vaticano”), “Marisa Madieri” (via Benussi), “Ondina Peteani” (piazzale Giarizzole), vicolo dell’Edera, “Leonor Fini” (via Boccaccio), via San Marco, piazza Volontari Giuliani, “Adalberto Fumaneri” di Borgo San Sergio, “Luigi Vitulli” di via Fiordalisi (Opicina), Mandria di Opicina, area del laghetto di Basovizza, “Fratelli Blasina” del centro civico di Opicina, Borgo San Nazario, “Fra Antollovich” di via Carpineto, strada di Guardiella, via Umago, “Falcone e Borsellino” (Altura). Nella lista sono comprese anche le tre pinete di Trieste: Barcola, “Chiara Longo” di Borgo San Sergio e “Miniussi” di Servola.
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