Scalata monfalconese agli “Specchi”

di Fabio Malacrea
Il Caffè degli Specchi, centralissimo locale di piazza Unità a Trieste, potrebbe finire in mani monfalconesi, almeno in parte. La famiglia Maritani, titolare dello storico Caffè Carducci di via Duca d’Aosta, fa parte infatti di una delle cordate, legata al gruppo Illy, che hanno presentato offerte ai “padroni di casa” di Generali per subentrare nella gestione dello storico punto di ritrovo di una delle piazze più belle del mondo e rilanciarlo come merita. Il nome di Ottavio Maritani è trapelato assieme ad altri competitori dal riserbo che ha caratterizzato finora tutta l’operazione, a una decina di giorni dallo scadere dei termini per le offerte.
I Maritani - Ottavio e i figli Paolo e Alessandro - da decenni titolari di un avviatissimo laboratorio di pasticceria con annesso bar a Staranzano, hanno saputo rilanciare il più antico e prestigioso bar di Monfalcone, fondato nel 1892 dalla famiglia Forcessini, proprietaria del palazzo in cui si trova, e battezzato “Carducci” nel 1906. Un nome italianissimo ma anche scomodo, Carducci, assegnato nell’anno in cui il grande poeta meritò il Nobel per la letteratura: Monfalcone infatti era ancora terra d’Asburgo e lo sarebbe rimasta fino al ’16. Erano gli anni in cui James Stewart, l’ingegnere inglese cui i fratelli Cosulich avevano affidato la costruzione del cantiere navale, si recava con puntualità tutta anglosassone a sorbire il te delle 5. La pasticceria divenne poi un’istituzione monfalconese grazie a Nilo Forcessini, formidabile pasticciere, oltre che storico presidente dell’Ascom.
I Maritani subentrarono nella gestione negli anni ’90: rispolverarono l’antico nome e rilanciarono il locale, legato a doppio filo al gruppo Illy, rispolverando di recente anche la “Piccola permanente” d’arte, uno dei punti di forza della gestione originaria.
Affidare ai titolari del Carducci la scalata, sia pure in condominio, al Caffè degli Specchi, rappresenta già una nota di merito per una famiglia di esercenti di primo livello dimostratasi capace di valorizzare locali storici in chiave moderna ma nel rispetto della tradizione.
Paolo Maritani al momento non intende uscire allo scoperto. Lo ritiene inopportuno visto che la scalata a uno dei più importanti locali del capolugoo regionale è ancora tutta da decidere.
Certo è che i Maritani sono in pole position, potendo contare sull’alleanza con Massimo Zulian, da otto anni titolare del bar Illy di via delle Torri a Trieste. Riusciranno nell’impresa? Per la risposta non c’è che attendere l’apertura delle buste.
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