Scacchi senza confini né barriere in duelli a suon di ragione e istinto
Partito il quarto Torneo internazionale all’hotel Savoia di Trieste. Presente anche il campione in carica, il russo Naumkin. In gara c’è Simone Zenini, non vedente: soluzioni ad hoc ed esperienza

Foto BRUNI Trieste 03.01.2020 Campionato internazionale di Scacchi
A Trieste sulle scacchiere sfide e duelli senza confini
TRIESTE Si è abituati a pensare agli scacchi come al gioco più ordinato e razionale di tutti, ma in realtà nascondono un lato caotico e misterioso. Da ieri pomeriggio all’hotel Savoia Excelsior ha preso avvio il “4° Torneo internazionale di scacchi”, la manifestazione su scacchiera multidisciplinare che ospita anche i tornei satellite di Dama e di Go, promossa dall’Accademia di scacchi Trieste con il sostegno e il contributo del Comune di Trieste.
Come nelle edizioni precedenti, la manifestazione vede la partecipazione di giocatori da tutto il mondo e il ritorno del vincitore dell’anno scorso, il Gran maestro russo Igor Naumkin. Tra i vari partecipanti, è presente anche Simone Zenini da Cuneo, presidente dell’Associazione scacchisti ciechi italiani dilettantistica. Simone gioca con una scacchiera speciale che ha una dimensione ridotta rispetto a quelle tradizionali e sulla quale le caselle nere sono rialzate rispetto a quelle bianche. Poi, i pezzi sono tutti magnetici e quelli neri presentano sopra un chiodino per essere distinti dai bianchi. Inoltre, gli orologi a sintesi vocale con la cuffia gli permettono di avere il riferimento del tempo senza dover ricorrere a un assistente o all’arbitro. Durante una partita in cui sia presente almeno un non vedente, i contendenti giocano su due scacchiere diverse e ognuno annuncia ad alta voce le proprie mosse prima di compierle.
Simone ha imparato a giocare quando era ancora vedente e si è poi adattato alla perdita della vista. «La percezione della scacchiera e della posizione è la stessa – spiega –, poi il vedente ha il riferimento visivo della scacchiera, ma in entrambi i casi bisogna comunque averla sempre in mente e saper pianificare le proprie mosse». Insomma, la vera differenza la fa il grado di esperienza del giocatore: un inesperto guarderà o toccherà continuamente la scacchiera per ricordare dove si trovano i pezzi, mentre un professionista immaginerà mentalmente il possibile svolgersi della partita.
Prima dell’inizio ufficiale delle partite, ieri è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Rozmann, un socio benemerito dell’associazione promotrice dell’evento e al quale è stato intitolato anche quest’anno un apposito torneo. La novità dell’edizione del 2020 è rappresentata dalla presentazione del libro sugli scacchi “Una vita di sacrifici” a cura del campione Carlo Solinas, che oggi alle 14 terrà sempre all’hotel Savoia una Lectio magistralis incentrata sui diversi aspetti culturali legati al gioco degli scacchi, dall’origine ai principali riferimenti letterari e artistici, con un occhio rivolto anche al mistero che il gioco suscita nell’uomo. «Sembra un gioco di logica e calcolo, ma in realtà dà l’idea della debolezza dell’uomo e della difficoltà di valutare una mossa buona. È l’istinto o il calcolo che la guida?», riflette Carlo Solinas. «Anche il computer non è infallibile perché il gioco degli scacchi non è solo armonia e precisione – prosegue –, ma anche un gioco psicologico dove bisogna tener conto delle mosse che possono aprire a nuovi orizzonti e dipendere dalle scelte individuali, dove l’ordine e la precisione si mescolano con la fantasia e l’errore. Molte partite belle vengono fuori dall’errore e non dalla perfezione».
Solinas sostiene che non esiste la migliore mossa in assoluto e quindi che è difficile predire dove finirà una partita. Un gioco dunque non soltanto logico e matematico, ma anche caotico e quasi sovrannaturale. Basta pensare alle rappresentazioni che degli scacchi si sono fatte nel corso della storia dell’arte, come nel caso del “Fantino Perduto” del pittore surrealista Magritte, dove gli alberi presenti ai lati del dipinto richiamano i pezzi della scacchiera. Oppure nel cinema con il film “Il settimo sigillo” di Bergman, dove un uomo decide di sfidare la morte a scacchi per rimandare la sua dipartita.
Per quanto concerne lo svolgimento delle gare per le discipline “parallele”, oggi dalle 9.30 e domani dalle 10 si terrà il 13° Trofeo Internazionale di Go Higashikita, mentre nel corso della giornata di domani avranno luogo il Campionato provinciale di Dama Italiana e il Campionato provinciale di Dama Internazionale. Il torneo terminerà domenica con le premiazioni previste alle 19.30 e, in occasione dell’undicesimo anno di attività dell’Accademia di scacchi, alle 20 saranno premiati gli associati, gli atleti e quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo. —
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