Sborsato un milione per indennità e viaggi di giunta e Consiglio di Trieste
TRIESTE Nel 2017 la giunta e il Consiglio comunale di Trieste sono costati circa 950 mila euro alle casse del Comune. Il costo dell’esecutivo ammonta a circa 420 mila euro, mentre quello dell’assemblea cittadina supera quota 533 mila. A questi si aggiunge qualche migliaio di euro in spese per viaggi di servizio e missioni fuori città.
I costi della giunta sono più o meno in linea con quelli degli anni precedenti. A guidare il drappello, com’è ovvio, è il sindaco Roberto Dipiazza, che per il suo incarico percepisce un’indennità di funzione lorda superiore a quelle del resto dell’amministrazione. Il totale ricevuto dal primo cittadino nel 2017 è di circa 75 mila euro. Al secondo posto troviamo l’assessore al personale Michele Lobianco, con 41 mila euro circa.
Terzo il vicesindaco Pierpaolo Roberti, che riceve una fettina di indennità in più rispetto agli altri assessori, arrivando a quota 41 mila euro circa.
Gli altri assessori percepiscono di norma circa 36 mila euro lordi l’anno, con l’eccezione di chi ne riceve 24 mila perché non è a tempo pieno, come l’assessore all’urbanistica Luisa Polli o quello ai servizi sociali Carlo Grilli.
Ci sono poi le spese per i viaggi di rappresentanza. Il sindaco Roberto Dipiazza, fra missioni romane e analoghe, ha accumulato un importo di 1275 euro. Il vicesindaco Pierpaolo Roberti, invece, ha avuto rimborsi per un totale di 212 euro. L’assessore al turismo Maurizio Bucci ne ha avuti 405. L’assessore all’istruzione Angela Brandi sta a quota 1585 euro, mentre quello al patrimonio, agli eventi e al commercio Lorenzo Giorgi ha avuto un importo di 1528 euro. Racconta Giorgi: «Si tratta di fondi utilizzati per un’unica missione. Nella primavera dello scorso anno sono andato al convegno nazionale della Federazione degli artisti di strada, in Provincia di Avellino. Lì ho presentato l’allora nuovo sistema comunale di gestione degli artisti, quello con libretto cartaceo - ricorda l’assessore -. Pensavo di pigliarmi i fischi e invece è stato molto apprezzato, tanto che altri Comuni l’hanno adottato». In seguito, a Trieste, il sistema è stato di nuovo cambiato.
L’assessore Grilli invece ha rimborsi per 922 euro, impiegati per due missioni romane. Spiega Grilli: «Sono andato un paio di volte al ministero. In generale tento di abbattere il più possibile i costi, ad esempio non ho voluto il telefonino di servizio. Il motivo delle spedizioni romane? Sono il coordinatore nazionale del tavolo sulla non autosufficienza. Dovevo andarci anche in ottobre ma impegni istituzionali ma l’hanno impedito, e ho mandato un dirigente al posto mio».
L’assessore Lobianco è quello con il rimborso più curioso: 28 euro e 50 centesimi. Racconta l’esponente della giunta: «È un biglietto del treno per Venezia. Sono andato nella città lagunare per fare una cosa bella: il Comune veneziano ha una cittadella della formazione del personale, un caso molto interessante, tanto che abbiamo voluto un confronto con loro per approfondire il tema. Non abbiamo speso neanche un euro in cibo, solo viaggio d’andata e ritorno. Morigeratissimo: pranzo al sacco!».
L’assessore ai lavori pubblici Elisa Lodi e quello alle pari opportunità e teatri Serena Tonel non hanno speso un euro in missioni, mentre Polli ne ha spesi 904. È di 711 euro il totale dell’assessore alla cultura Giorgio Rossi: «Sono andato a Roma - ricorda - per una riunione convocata da Malagò per i campionati europei degli under 21».
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