Sbarcato a Trieste l'attentatore di Londra

Si tratta di un diciottenne iracheno che era arrivato nella città giuliana come profugo nel 2015 e che subito dopo aveva raggiunto l’Inghilterra. Adesso è incriminato per l’ordigno nella metropolitana che ha ferito 30 persone
Una donna ferita (Dominic Lipinski/PA via AP)
Una donna ferita (Dominic Lipinski/PA via AP)

La caccia è chiusa. Le autorità britanniche hanno incriminato Ahmed Hassan, un diciottenne iracheno, per l'attentato sul vagone della metropolitana di Londra che una settimana fa ha ferito venti persone. Una strage fallita per il funzionamento difettoso dell'innesco, costruito acquistando parte dei componenti su Amazon.

Come riporta il quotidiano La Repubblica, Hassan era arrivato in Europa con la prima ondata di profughi in fuga dall'avanzata dell'Isis. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sbarcò a Trieste a bordo di una nave partita dalla Turchia il 26 agosto 2015. Venne fermato subito dalla polizia italiana e dichiarò di essere un minorenne siriano. Fu affidato a una casa famiglia, ma dopo quattro giorni è fuggito facendo perdere le sue tracce, nonostante fossero state iniziate le pratiche per un permesso umanitario come minorenne.

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Dopo alcuni mesi è ricomparso in Inghilterra, dove è stato poi allevato da due cittadini britannici in una casa a Sunbury-on-Thames dove nel corso di 40 anni sono cresciuti 268 "figli adottivi" della coppia, tra cui molti rifugiati mediorientali, decorata per il suo impegno da Elisabetta II.

Ma, secondo quanto ha dichiarato il procuratore Lee Ingham, in questi anni Hassan ha continuato a covare un odio per la Gran Bretagna: i suoi genitori sarebbero stati uccisi in Iraq in un bombardamento dopo l'invasione anglo-britannica del 2003 e per questo avrebbe fatto di tutto per vendicarsi.

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Il giovane si è procurato del perossido di acetone, il Tatp alla base degli ordigni dell'Isis e spesso chiamato "la madre di Satana". Poi ha acquistato su Amazon un timer e altri componenti per fabbricare la bomba, mescolando anche dei chiodi per renderla più letale. E alle 8 e 20 del quindici settembre, nell'ora di punta del traffico di pendolari, ha colpito su un vagone carico di passeggeri alla fermata Parson Greeen.

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"L'iniziale deflagrazione si è verificata ma non ha fatto esplodere la carica Tatp, probabilmente per un difetto di assemblaggio dell'ordigno", ha spiegato il procuratore Ingham. "Quella bomba era potenzialmente devastante, avrebbe potuto provocare un massacro", ha detto il capo della polizia di Londra Cressida Dick: "Ma grazie a Dio nessuno ha perso la vita a Parsons Green, anche se molti hanno subìto lesioni gravi".

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Hassan è stato catturato a Dover un giorno dopo l'attentato, mentre cercava di imbarcarsi su un traghetto per la Francia. Delle altre sei persone arrestate ne restano in custodia solo due, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti per stabilire se hanno contribuito al piano.

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