Sbarcati 1.500 fenicotteri nella laguna di Grado

GRADO. Sono tornati i fenicotteri rosa, favoriti anche dal clima di questo periodo. Più numerosi di prima. Al momento sono rintanati all’interno di alcune grandi isole con valle da pesca della laguna di Grado, ma i loro voli che attraversano anche la sempre molto frequentata Litoranea Veneta non possono passare inosservati. Ed è proprio lungo questa importante via d’acqua che la fotografa naturalista Margitta Schuff Thomann è riuscita ancora una volta a immortalarli. Uno spettacolo unico perché sono davvero numerosi. Se lo scorso anno se n’erano contati circa 500, chi ha fatto oggi dei calcoli approssimativi parla di ben 1.500.
Ciò che più conta, però, è il fatto che una piccola percentuale di fenicotteri rosa non ha mai abbandonato la laguna, quasi certamente anche nidificando. Il che, in prospettiva futura, potrebbe essere importante. Già ora Grado è assurta alle cronache nazionali e anche all’estero per la presenza dei fenicotteri registrata nelle ultime due annate, specialmente quando affollavano la Valle Artalina che confina con un tratto della strada provinciale Grado-Monfalcone, cioè con una visibilità, per tutti, davvero speciale. Gli appassionati di birdwatching ma anche i semplici curiosi muniti magari solamente di telefonino per scattare qualche foto, non sono certamente mancati. Anzi, sono state organizzate gite da parte di passionati proprio per venire a Grado. Appassionati che non hanno sorseggiato sicuramente solo un caffè...
Creare un’ampia area destinata proprio a questi uccelli significherebbe promuovere Grado a livelli di notorietà non indifferenti. L’esempio di quanto accade nella Camargue è lampante. E Grado, se vogliamo, sommando tutte le sue peculiarità, offre sicuramente di più. Decisamente molto di più. Certo c’è già l'oasi faunistica della Valle Cavanata dove sicuramente almeno una parte i fenicotteri rosa, o una parte di questi, si sposteranno nuovamente. Ma considerata la loro frequentazione è stato rilevato che, per il cibo di cui si nutrono, le valli da pesca all’interno della laguna offrono evidentemente di più. Insomma lo sviluppo naturalistico di Grado che più di qualcuno vorrebbe ampliare e promuovere (per il momento almeno perlopiù a parole) potrebbe passare proprio dai fenicotteri rosa. Gli appassionati di birdwatching sono, infatti, in costante aumento. Si tratta di persone che per la loro passione possono permettersi di spendere svariati migliaia di euro per le loro attrezzature fotografiche. Non dimentichiamo, poi, che oltre all’oasi della Valle Cavanata (proprio ieri mattina una parte dei fenicotteri s’è diretta in quest’area) c’è anche la zona del Caneo che s’affaccia verso la Cona che, pur in piccola parte, dipende anche da Grado. E, fatto assolutamente non trascurabile, non è obbligatorio spostarsi in auto per raggiungere queste oasi in quanto c’è anche la pista ciclabile provinciale che le collega tutte.
@anboemo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo