Sbarca sulle Rive “da Pino”, maxi-pizzeria da 500 posti

Apertura a giugno 2017 nei fori che furono di Bennigan’s e Ottaviano Augusto. Previste dal network veneto trenta assunzioni. In cucina anche prodotti locali
Una ruspa all'interno degli ambienti che furono del Benningan's (Lasorte)
Una ruspa all'interno degli ambienti che furono del Benningan's (Lasorte)

TRIESTE Adesso è ufficiale. Il palazzone compreso tra la via Economo e la Riva Ottaviano Augusto che aveva ospitato fino a tempi recenti lo storico pub Bennigan’s e per un periodo molto più breve anche l’“Ottaviano Augusto”, è destinato a inserire in quegli stessi fori una gigantesca pizzeria della catena trevigiana “da Pino”. Roba grossa, con 260 coperti interni e 300 esterni, ripartiti su una superficie di circa 700 metri quadrati, in quello che diventerà uno degli spazi all’aperto più grandi di tutto il centro di Trieste.

La voce circolava a livello di gossip da almeno un paio di mesi, da quando, cioè, una squadra di operai aveva iniziato a sventrare quanto restava degli allestimenti e degli arredi interni dei due locali. Esaurita l’opera, con le due grandi superfici riportate alla nuda pietra e i soppalchi preesistenti abbattuti, si tratta adesso di iniziare i lavori veri e propri, per un’apertura che lo stesso network di pizzaioli stima poter maturare per il prossimo giugno.

 

Da Bob Dylan alla chiusura, la triste saga del pub Bennigan’s a Trieste
Foto Bruni Trieste 15.07.16 Pub Benningam

 

Ma da dove arriva questo “da Pino”, che pure sembra molto conosciuto nella categoria? Il gruppo fa capo dal 1972 a Giuseppe Giordano, che lo gestisce assieme ai figli. Attualmente dispone di sette pizzerie, due a Treviso, una a Mestre, una a Jesolo, una a Caole, una a Vicenza e una a Mogliano Veneto, per un totale di 1560 posti a sedere e 165 dipendenti. Un vero colosso, che esce per la prima volta dal Veneto proprio per approdare a Trieste. In città gli addetti previsti, tra personale di sala, cuochi e pizzaioli saranno circa 30, tutto personale specializzato che l’impresa intende reclutare sul territorio e successivamente formare nella sua sede di Treviso.

Secondo gli addetti ai lavori, o semplicemente quanti hanno avuto modo di confrontarsi con le pizzerie già aperte, il segreto della pizza da Pino risiede nell’eccezionale qualità dell’impasto in cui oltre alla farina di tipo 1 ed acqua purissima servono tempo e pazienza per ottenere un impasto ideale, lievitato e maturato per ben 24 ore, tempo e ossigeno per far sì che diventi leggero ed elastico per una pizza particolarmente leggera e fragrante. Altra particolarità unica, di cui l’azienda va fiera, la cottura avviene nel forno a legna brevettato da Pino, «l’unico in grado di garantire il perfetto equilibrio tra il gusto degli ingredienti e la fragranza della pasta».

Non solo pizza però. Il locale offrirà anche piatti da ristorante. Che si distaccano dalla classica tradizione partenopea per sposare, dichiaratamente, i vari territori in cui “da Pino” è presente. Tanto per usare l’esempio del vicino Veneto, lì tengono banco a fianco di pizze e calzoni anche molti piatti della tradizione locale e lo stesso, dichiaratamente, succederà qui da noi, anche se le scelte per il menù sono ancora allo studio, per mediare le necessità di velocità della pizzeria con quelle di chi invece preferisce un piatto normale.

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