Sbarca Deliveroo in città Pasti a domicilio con i riders

Da fine novembre si potranno ordinare le consegne di alimenti a casa con un clic Partnership con McDonald’s e altri ristoranti che aderiranno. Dieci posti di lavoro
Bonaventura Monfalcone-14.06.2013 Apertura McDonald's-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-14.06.2013 Apertura McDonald's-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Deliveroo, la multinazionale londinese leader nel mercato globale della consegna di pasti a domicilio, sbarca a Monfalcone. Start ufficioso il 28 novembre. È la prima volta che i riders – i pedalatori con scatola di cartone in schiena che recapitano panini, tagliatelle, sushi e fritto misto a casa – si affacciano nella città dei cantieri. Scelta (non a caso) per i suoi consistenti flussi migratori legati alla cantieristica nella nuova sfornata di 25 comuni aderenti lungo tutta la Penisola, tra cui Aosta, Desenzano del Garda, Piombino, Agrigento e Barletta. Non però Gorizia, dove peraltro il McDonald’s, primo partner di questo debutto, ha abbassato la saracinesca. Qualcuno si ricorderà dei riders anche per le battaglie, nei mesi scorsi, contro gli stipendi bassi, lo sfruttamento e le zero tutele: altro aspetto del food sempre più fast.

Intanto è in corso in questi giorni l’acquisizione di ristoranti per rimpinguare l’offerta della piattaforma al di là della catena di hamburger (si potranno gustare a domicilio tutti i menù più gettonati di via Pocar), ma l’azienda punta a stipulare l’intesa almeno con dieci cucine della zona. I locali interessati a diventare partner di Deliveroo possono far richiesta via web cliccando su restaurants.deliveroo.com/it-it/.

Sarà invece di una decina di fattorini, con contratto autonomo, la richiesta di lavoro che la società formulerà sul territorio. Per candidarsi alla collaborazione, anche qui, canale informatico: www.deliveroo.it/apply. L’opportunità può esser colta da chiunque possieda una bicicletta, una moto o un’automobile.

La società Deliveroo con sede a Londra, fondata nel 2013 da Will Shu e Greg Orlowski, entrambi statunitensi, guadagna addebitando una commissione ai ristoranti e una ai clienti per l’ordine. Ma non si tratta, spiega l’ufficio stampa, di un servizio che va a cannibalizzare il business della ristorazione, bensì incrocia una domanda parallela: quella di chi, a causa di vari motivi, non esce di casa per una cena o un pranzo, ma ugualmente vorrebbe consumare il menù di un dato locale comodamente a casa. Studenti, single, famiglie con bambini piccoli: tutti clienti su cui scommettere. «La nostra strategia di espansione in Italia – ha detto Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italy –, supportata da importanti investimenti, va di pari passo con l’impegno a sostenere il mondo della ristorazione. Con noi i locali possono comprendere meglio i trend di consumo e hanno la possibilità di esprimere tutto il proprio potenziale. Il fatturato dei ristoranti che scelgono di collaborare aumenta infatti fino al 30% in più».

Inoltre, ma solo per questo mese, la multinazionale in un’azione di sostegno alla ristorazione italiana intende mettere a disposizione dei ristoratori un insieme di informazioni utili all’analisi del proprio business, come gli ordini, la percentuale di aumento, il ricavo lordo e valore medio, la classifica dei piatti più ordinati, il gradimento dei consumatori. Questi dati permetteranno all’imprenditore di calibrare la propria offerta. Inoltre, sempre a novembre, Deliveroo riserva ai clienti la possibilità attingere, per le ordinazioni, tra 600 ristoranti della piattaforma pagando solo 1 euro a consegna.

Ma come funziona il servizio? Basta accedere a www.deliveroo.it o tramite app (sia per iOS che Android), selezionare il ristorante preferito nella zona dove si desidera ricevere i pasti e consultare il menu verificando con precisione i tempi di preparazione e recapito grazie al servizio di geolocalizzazione. Il pagamento invece avviene con carta di credito, PayPal o Google Pay. —



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