Sbarca ad Albona l’azienda che produce sedili della Ferrari

Darà lavoro a un centinaio di dipendenti. La conoscenza dell’italiano importante per la scelta della delocalizzazione. Nel 2018 balzo del fatturato del 51 per cento
Una panoramica aerea della città di Albona arroccata sul suo colle
Una panoramica aerea della città di Albona arroccata sul suo colle

ALBONA Si parla sempre più italiano nella zona imprenditoriale di Vines, alle porte ell’ex centro minerario che ora si estende su 38 ettari di terreno e dire che solo 14 anni fa l’area era ancora un prato verde. La svolta si è avuta nel 2005 grazie agli stanziamenti del municipio per l’estensione delle varie infrastrutture, che hanno portato alla nascita dei primi 30 ettari. Ora sta per sbarcare da queste parti anche la Novation Tech di Montebelluna in provincia di Treviso.. L’azienda veneta ha già acquistato un terreno sul quale sorgerà uno stabilimento di 3.000 metri quadrati nel quale troveranno occupazione un centinaio di persone. Ricordiamo che la società è specializzata nella produzione di componenti in carbonio di alta qualità.

Nel 2018 ha registrato il fatturato di 39 milioni di euro, ben il 51% in più rispetto all’anno precedente. È tra le prime cinque aziende in Europa nella lavorazione dei materiali compositi per i nomi più prestigiosi dell’industria automobilistica mondiale come Ferrari, Bmw, Lamborghini e Mc Laren per le quali produce soprattutto sedili, componenti interne e parti di carozzeria.

Però è attiva anche nel mondo dell’occhialeria e degli articoli sportivi. «Uno degli elementi chiave per la scelta di costruire uno stabilimento proprio ad Albona è la manodopera per la quale si richiede un’abilità artigianale», spiega il manager Luca Businaro precisando che ad Albona hanno trovato un distretto di lavoratori qualificati e disponibili che dopo un periodo di formazione in Italia previsto a settembre saranno pronti ad avviare la produzione già entro la prima metà del 2020. Un altro fattore che ha fatto cadere la scelta su Albona è sicuramente la familiarità dell’ambiente dove la lingua italiana è praticamente di casa, «senza tralasciare poi - precisa Businaro - la costante attenzione e disponibilità dell’amministrazione cittadina, avviate dall’ex sindaco Tulio Demetlika (appartenente alla Comunità italiana del luogo) e passate in consegna al successore Valter Glavicic».

E poi bisogna rendere merito anche al costante impegno del Console Generale d’Italia a Fiume Paolo Palminteri, a trovare sbocchi da queste parti per le aziende italiane. Ad Albona ormai da anni operano diverse aziende italiane con Bibetech, Carel Adriatic, Danieli Systec e Euronewpack. Fino al 2015 c’era anche un grosso reparto della Benetton, che poi ha fatto le valigie concentrando la sua attività in Croazia ad Osijek, in Slavonia. A livello nazionale possiamo dire che da anni numerosi gruppi industriali del Belpaese operano con successo in Croazia come Calzedonia, Ducati, Energia, Luxottica nonché diversi istituti bancari che hanno creato migliaia di posti di lavoro e dato un notevole contributo allo sviluppo dell’intera economia croata. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Riproduzione riservata © Il Piccolo