Sbalzato dall’abitacolo dell’auto, ricostruita la dinamica dell'incidente in cui il cormonese è rimasto schiacciato

Rolant Deffenu, 44 anni, è stato travolto dal suo veicolo a Cividale. Viveva a Rualis con la madre
Rolant Deffenu, 44 anni, è morto schiacciato dalla sua stessa auto dopo essere stato sbalzato fuori dall’abitacolo
Rolant Deffenu, 44 anni, è morto schiacciato dalla sua stessa auto dopo essere stato sbalzato fuori dall’abitacolo

Lucia Aviani / CORMONS

Non ce l’ha fatta Rolant Deffenu, il 44enne che nella serata di martedì era rimasto vittima di un incidente stradale dalla dinamica quasi incredibile. L’incidente si è verificato a Cividale alla fine del ponte nuovo, a breve distanza dall’incrocio con via Manzano.

Trasportato all’ospedale di Udine in condizioni disperate, l’uomo – che era originario di Cormòns, ma che da lungo tempo viveva a Rualis, in via Buonarroti, con la madre, dipendente di un agriturismo della zona – è morto poco dopo l’arrivo al Santa Maria della Misericordia: troppo gravi i traumi riportati per effetto dello schianto, che aveva provocato il ribaltamento dell’auto e l’apertura della portiera dal lato del conducente, sbalzato fuori dall’abitacolo e travolto dalla sua stessa macchina.

La dinamica dell’incredibile sinistro è stata ricostruita dai carabinieri della Compagnia di Cividale, alla guida del capitano Rossella Pozzebon: la vettura di Deffenu, che arrivava dal centro città e procedeva verso via Manzano, ha urtato il cordolo, finendo fuori controllo. Per liberare il 44enne dalla carcassa del mezzo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto nell’incidente: complice l’orario del sinistro, prossimo al coprifuoco delle 22, le vie di Cividale erano praticamente deserte.

I pochi mezzi in transito sono stati deviati dalla polizia del Commissariato di Ps cittadino, intervenuta in supporto. Il ponte è rimasto bloccato al traffico per alcune ore, per la necessità di bonificare e mettere in sicurezza l’ampio tratto di carreggiata ritrovatosi impraticabile a causa dell’olio fuoriuscito dal motore.

Determinante, per la soluzione del problema, il contributo di una sorta di “rete d’emergenza” attivata a tarda sera dal sindaco, per evitare la chiusura della strada.

La notizia del dramma si è diffusa in un attimo, all’indomani, generando sconcerto fra chi conosceva Rolant, assiduo cliente, in particolare, del bar “Al Lampion”, dove era solito recarsi in compagnia del suo inseparabile cagnolino.

In molti ne ricordano i modi cordiali e il sorriso: fra loro l’assessore Giuseppe Ruolo, che pur non conoscendolo in maniera approfondita ne traccia un ritratto affettuoso. «Era facile incontrarlo in centro storico – testimonia –: colpivano la sua cordialità, la sua gentilezza, l’immancabile prontezza al saluto. Siamo profondamente addolorati. Esprimo, a titolo personale e a nome dell’amministrazione civica, sentita vicinanza ai familiari e a tutti coloro che amavano Rolant e ne apprezzavano le qualità».

Analoga attestazione di cordoglio è formulata dal sindaco Daniela Bernardi, che non appena informata della disgrazia si è recata sul posto: «Alla famiglia – dichiara – il forte abbraccio dell’intera comunità».

Conosceva Deffenu pure Cesare Costantini, già consigliere comunale, che con lui aveva condiviso alcuni anni del percorso scolastico e che delinea i tratti di una persona «sensibile, buona, sempre garbata». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo