Sballo etilico e degrado. Albergatori esasperati
DUINO AURISINA Giovani che all’alba, esausti e ubriachi, dopo una notte di bagordi in baia, si distendono in mezzo alla carreggiata e sulle strisce pedonali del centro di Sistiana, perché non più in grado di stare in piedi, nell’attesa del primo autobus che torna a Trieste. Schiamazzi che si protraggono fino alle prime luci del giorno e che, in virtù della forma ad anfiteatro della baia, sono amplificati e disturbano il sonno dei turisti, ovviamente non tantissimi quest’anno a causa del virus, ma proprio per questo particolarmente importanti per gli operatori.
Un degrado generale in tutta la zona. È forte e argomentato il grido d’allarme che gli albergatori e i ristoratori di Sistiana lanciano in questa estate 2020, già fortemente penalizzata dall’emergenza Covid. «Non ne possiamo più – spiega Ferruccio Suc, titolare dell’hotel Posta, storico punto di riferimento per il turismo –. Ogni ogni fine settimana si vedono episodi che non si possono più sopportare. All’ultimo in ordine di tempo ho assistito dalle finestre del mio albergo, con giovani saliti dalla baia in condizioni penose, che si distendono sull’asfalto, aspettando il primo autobus». «L’altra notte uno del gruppo ha dovuto trascinare lontano dal centro delle strisce pedonali un amico – sottolinea Suc – che non riusciva a stare in piedi. In passato abbiamo anche subito qualche piccolo furto, ma in generale la qualità dei frequentatori della nostra Sistiana è in netto calo. Ho iniziato a lavorare in albergo nel lontano 1966, ma la prima trattoria di famiglia fu aperta qui nel 1892, perciò ne ho viste e sentite di cose nel tempo. Per questo posso affermare che una situazione penosa come questa non l’avevo mai vista».
Alfredo Piazzi, titolare del bar Inter, esercizio molto frequentato, cita altri episodi: «Spesso alcuni dei giovani che hanno trascorso la notte in baia – evidenzia – si appropriano delle sedie che i miei colleghi che operano vicino alla fermata dell’autobus lasciano all’esterno dei loro locali per aspettare più comodamente. Anche questo è inaccettabile».
Pure i ristoratori di Sistiana si lamentano: «Le accuse sono giuste – dicono in tanti – perché tutto questo comporta un sensibile appannamento del buon nome di Sistiana, località votata al turismo, che perciò fa della propria immagine un valore da preservare». L’indice, insomma, è puntato sui chioschi della baia. Ai quali il sindaco di Duino Aurisina, Daniela Pallotta, si rivolge con fermezza: «Se non rispettano le regole – annuncia – non esiterò a farli chiudere definitivamente». Intanto l’assessore al Turismo, Massimo Romita, invita gli interessati «a sporgere denuncia».
Intanto, nello scorso weekend un 27enne triestino, dopo aver trascorso la serata nei locali della baia ed essere stato riaccompagnato a casa dagli amici che non lo ritenevano in grado di mettersi alla guida, ha deciso di uscire nuovamente in auto e tornare a Sistiana per continuare la serata. È stato, però, intercettato da una pattuglia del Radiomobile di Aurisina: aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al limite. —
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