Saro rompe con Bini e lascia Progetto Fvg

L’ufficializzazione ieri al direttivo della civica. Già iniziate le grandi manovre in vista della creazione di un nuovo partito
Ferruccio Saro
Ferruccio Saro

TRIESTE Ferruccio Saro non è più il coordinatore regionale di Progetto Fvg. La settimana “di riflessione” è servita all’ex senatore per maturare non solo il passo indietro, ma anche l’addio al movimento civico. All’orizzonte si prefigura la nascita di un nuovo partito destinato a diventare la “casa” dei moderati di centrodestra. L’annuncio è arrivato ieri sera durante l’incontro con i componenti del direttivo di Progetto Fvg nell’osteria da Fratin di Qualso di Reana del Rojale, “fortino” già utilizzato per il primo incontro.

L’assessore Sergio Bini, fondatore del movimento civico, dopo la frattura nei rapporti (politici e personali) con l’ex senatore, già sette giorni fa aveva preteso da lui un passo indietro. E così è stato, anche se con le tempistiche volute da Saro, che nell’ultima settimana ha cercato di tessere la sua tela in vista di future alleanze. È certo, infatti, che più di qualcuno lo seguirà in questa nuova avventura politica, soprattutto tra la componente di “Una Regione Speciale”, l’associazione fondata da Emanuele Zanon che tra i suoi ispiratori ha avuto proprio Saro. Diversi anche gli amministratori locali pronti a fare il salto, primi tra tutti Giuliano Castenetto e Luca Ovan. L’obiettivo di Saro non è solo quello di fondare un nuovo soggetto politico, ma anche di dargli una rappresentanza in Consiglio. Per formare un gruppo, però, sono necessari due eletti. Uno sarà Zanon, l’altro resta un rebus. Ciò che è certo è che Saro ha intenzione di far nascere un soggetto alternativo a Lega e Fratelli d’Italia, accogliendo chi non vede di buon occhio la deriva sovranista. Un “contenitore” nel quale potrebbero trovare posto i civici di Autonomia Responsabile, gli scontenti di Forza Italia e i redivivi di Udc e Ncd. Molto dipenderà da ciò che accadrà nel centrodestra a livello nazionale.

Che il cambio di passo in Progetto Fvg fosse nell’aria, era evidente già al termine del primo incontro di lunedì scorso, quando il capogruppo del movimento, Mauro Di Bert, in un comunicato ufficiale, aveva parlato di «una settimana di tempo per metabolizzare il processo di rinnovamento e rifondazione». Un cambio di rotta nel quale, però, Saro ha voluto mettere lo zampino, accettando di togliersi di torno non prima di aver imposto un veto. Il suo successore non dovrà essere l’attuale capogruppo Di Bert, con quest’ultimo che, ovviamente, non l’ha presa affatto bene.

Un rapporto, quello tra Bini e Saro, durato poco meno di due anni, nato alla vigilia delle elezioni regionali per sostenere la corsa di Massimiliano Fedriga e ufficializzato nel settembre 2018 con la fusione tra Progetto Fvg e Una Regione Speciale. L’idillio, però, è stato breve, con Bini che si è sempre dimostrato in linea con le scelta di Fedriga e della Lega, e Saro che invece ha alzato più volte i toni criticando le riforme di enti locali e sanità. Posizioni che hanno finito per logorare in modo irreversibile il rapporto con Bini. —




 

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