Sarà ok allo sport nei parchi riaperti: oggi la firma sull’ordinanza della Regione Fvg
TRIESTE Correre in un parco pubblico, qualche chilometro in bicicletta, la visita ai propri cari in cimitero, la margherita ordinata al telefono e ritirata in pizzeria. La vita di sempre che ritorna, poco a poco. Almeno in Friuli Venezia Giulia, una delle regioni meno colpite dalla diffusione del coronavirus. Nei limiti del Dpcm, con le garanzie di sicurezza per i cittadini, ma l’intenzione, conferma Massimiliano Fedriga, è di allentare il “lockdown”. «Non un liberi tutti, ma noi vogliamo andare avanti», chiarisce il presidente della Regione che anticipa a oggi la firma su un’ordinanza che diventerà operativa già da domani, consentendo ai residenti maggiore libertà di movimento e ai pubblici esercizi di contenere i danni non solo con le consegne a domicilio, ma anche con l’asporto.
Non ancora la vita di sempre, sarebbe eccessivo. Si dovrà continuare a uscire di casa principalmente per esigenze di lavoro, salute e necessità. E sempre con autodichiarazione in tasca e mascherina addosso, o comunque con naso e bocca coperti da un indumento. E se poi si maneggiano generi alimentari, anche solo da clienti, serviranno i guanti. Ma la novità riguarda la mobilità personale. Nel documento del governatore, in stretto contatto con i colleghi dell’Emilia Romagna e della Liguria Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, con un occhio all’ordinanza varata venerdì da Luca Zaia in Veneto, per condividere misure non troppo differenti tra le diverse regioni, si andrà oltre la generica definizione di «attività motoria» da svolgere nel raggio di 500 metri dalla propria abitazione, come precisato dal prefetto Valerio Valenti per tutte le province del Friuli Venezia Giulia.
«Rispettiamoci e tuteliamoci reciprocamente», è l’appello di Fedriga. Ma la fiducia c’è. E da domani, a quanto pare, al cittadino Fvg sarà concesso di fare pure dello sport. Non di gruppo, sia chiaro. Ma da soli, facendo attenzione a non scendere sotto il metro di distanza dalle altre persone e naturalmente con mascherina, si potrà non solo camminare, ma anche correre e andare in bicicletta (restando però nel perimetro del comune di residenza). E, a quanto raccontano i sindaci, sarà possibile farlo nei parchi pubblici. Il via libera arriva dal presidente regionale dell’Anci Dorino Favot («ma massima attenzione a evitare il contagio di ritorno») e già si dicono pronti Trieste, con il vicesindaco Paolo Polidori, Gorizia e Monfalcone, con i primi cittadini Rodolfo Ziberna e Anna Cisint. «Se ci sarà discrezionalità, e naturalmente previo passaggio istituzionale in municipio, apriremo tutti i parchi – fa sapere Polidori –, anche per consentire alla gente di non concentrarsi su una sola struttura». Lo stesso farà Cisint: «Con attenzione alla distanza sociale, e con le mascherine che il Comune ha consegnato a ciascun abitante in aggiunta a quelle della Regione, si potrà tornare all’aria aperta. Ma faremo un altro investimento: metteremo dei distributori con liquido igienizzante fuori dalle aree verdi».
Gorizia è sulla stessa linea, anche se Ziberna informa che il maggior numero di richieste ha riguardato i cimiteri. Sin qui la maggior parte dei sindaci li ha tenuti chiusi e la Regione, o nell’ordinanza o con una Faq della Protezione civile, sembra intenzionata a chiarire che da domani si potrà nuovamente portare un saluto ai defunti. «I cimiteri andranno presidiati, serviranno gel e mascherine – commenta il sindaco di Gorizia –, ma è la cosa che più mancava ai cittadini». Una certezza è inoltre l’ok al servizio da asporto (con contatto telefonico e accordo con il cliente sull’orario di ritiro) per bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pizzerie e altri esercizi pubblici (10 mila aziende e 33 mila occupati secondo Confartigianato Fvg) che già potevano consegnare cibi e bevande a domicilio. Un modo per contenere il pesante calo dei ricavi per migliaia di imprese del “food” in regione. Ma una risposta ci dovrebbe essere anche per la nautica: si va verso lo sblocco per gli interventi di manutenzione delle imbarcazioni e di sistemazione delle darsene.
Probabilmente non entrerà all’interno dell’ordinanza, ma le indiscrezioni parlano di una ripresa pure per i cantieri in capo alle piccole imprese dell’industria e dell’artigianato. Passi avanti in vista del 4 maggio, la data attesa per un’ulteriore riconquista della vita che c’era. —
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