Sapori e piaceri del Fvg: tutto un mondo nella Guida

Illustrata a Udine la seconda edizione del volume curato da “La Repubblica”. Serracchiani: «Uno sguardo originale e interessante sul nostro territorio»

UDINE. «Questa guida fa conoscere con uno sguardo originale la nostra regione, mettendo insieme tutto il territorio senza campanilismi, recinti e distinzioni, ed è il modo migliore e semplice per “vendere” il prodotto Friuli Venezia Giulia. Noi dobbiamo essere bravi a comunicarlo». Queste le parole della presidente della Regione Debora Serracchiani, ospite ieri a Udine - nell’ambito di “Friuli doc” - alla presentazione della nuova edizione di “Friuli Venezia Giulia. Guida ai sapori e ai piaceri della regione” curata da “La Repubblica”. Una guida «estremamente interessante, semplice e di facile consultazione», come l’ha definita Serracchiani, per una regione dove «abbiamo il maggiore spettro di biodiversità, abbiamo tanti prodotti di qualità», ha proseguito la presidente durante l’incontro moderato dal direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier. Un incontro dedicato a un volume che raccoglie i ristoranti e le ricette degli chef, ma racconta allo stesso tempo un territorio che permette di «conoscere concretamente da dentro» segnalando itinerari, personaggi, percorsi ciclabili e della Grande guerra, ma anche il mondo del golf e le botteghe in cui trovare le “chicche” dell’agroalimentare.

Una regione «e i segreti di storie infinite, di gente di passione in grado di trasmettere emozioni e comunicare filosofie di vita» in quella che è «una terra da amare e da vivere, da scegliere e da condividere»: così descrive il Friuli Venezia Giulia il direttore della collana Giuseppe Cerasa nell’introduzione del volume (disponibile in edicola, nelle librerie e presto anche online su Amazon, Ibs e sullo store delle Guide di Repubblica). Volume che per l’edizione 2018 esce con otto novità. Oltre agli itinerari della cultura, la guida si arricchisce infatti delle sezioni dedicate alle osmize del Carso, alla manifestazione di Friuli Doc, agli alberghi diffusi e alle dimore di charme, a parchi e laghi, agli itinerari transfrontalieri e a quelli d’autore. Il tutto attraverso otto testimonial d’eccezione, dal mondo dello sport a quello della cultura e dello spettacolo passando per la cucina. Così lungo le pagine Joe Bastianich racconta di essere stato conquistato dai paesaggi e dalle tradizioni del Friuli, ma anche dalle api e dalle vespe della prima vendemmia. Lodovica Comello, star di “Violetta”, confessa di tornare nella sua San Daniele per una fetta di quel «magico» prosciutto e un tuffo nelle gelide acque di Cimano e Villuzza. Ci sono poi Mauro Corona, la fiorettista Margherita Granbassi che racconta Trieste e le malghe della Carnia, Nives Meroi e Romano Benet. E ancora, due grandi dello sport: Bruno Pizzul, con i profumi della sua terra tra focacce e dolci con i pinoli; e Dino Zoff che nei prati di Mariano del Friuli ha dato i primi calci al pallone.

Tanti i nomi, dunque. Perché la “Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2018” racconta anche le storie dei protagonisti di una terra. E non mancano gli spunti per costruirsi un proprio percorso ideale e andare alla scoperta delle eccellenze segnalate e raccontate lungo le 453 pagine. Ecco dunque narrati 318 ristoranti di tutte le quattro province, ma anche 36 osmize per un viaggio sul Carso triestino, 90 agriturismi, 17 alberghi diffusi, 35 dimore di charme, oltre 50 malghe, 126 produttori di vino e 35 dimore di charme, oltre alle 160 botteghe del gusto. E c’è tanto da scegliere anche nella nuova sezione “Itinerari di cultura”: dal Tiepolo a Saba, da Pasolini a Marin, dalla Grande guerra ai percorsi ciclabili fino a quelli che - insieme a un focus sul mondo del golf - conducono oltreconfine passando per Capodistria e Portorose per giungere fino a Caporetto e alla valle del Gail.

Insomma, «uno strumento che serve a scoprire interamente il nostro territorio», ha commentato durante la presntazione il sindaco di Udine Furio Honsell. Mentre l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli ha posto l’accento sulla filiera del vino, uno dei principali biglietti da visita di questa terra.

«Abbiamo scelto ancora una volta la cornice di Friuli Doc per presentare la guida perché è la migliore vetrina delle eccellenze di questa terra di sapori e di confine – ha concluso il direttore della collana Giuseppe Cerasa –. Chi viene in Friuli Venezia Giulia ha voglia di non vederli, questi confini, che si possono varcare ed esplorare in giornata. Una terra – ha aggiunto Cerasa – che vale più di quello che riesce a comunicare e merita di essere conosciuta meglio».
 

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