Santuz: «Il traffico dei camion va bloccato al confine»
Il veneto Galan: «Va realizzata subito la terza corsia». L’assessore Fvg Riccardi: «Servono poteri straordinari»
UDINE
«Era quello che temevo». Il presidente di Autovie Venete, Giorgio Santuz, appena arriva la notizia dei morti in autostrada, quando ancora non si sa quanti siano, è già in macchina alla volta di Palmanova. Sa che non può cancellare una delle giornate più brutte nella storia della Trieste-Venezia e che «tutti gli strumenti a nostra disposizione sono stati messi in atto», ma è anche convinto che sia necessario osare di più. E subito. «Bisogna regolare gli accessi dei mezzi pesanti alle frontiere – dice -, Come avviene in altri paesi, se serve contingentare il traffico.
Non sempre ma in situazioni di emergenza sì, non possiamo rassegnarci all’idea che la A 4 sia un’autostrada della morte». La concessionaria non lo può fare, non ha i poteri, «ma insisteremo nelle sedi opportune perché si arrivi a questo». La richiesta che il presidente fa, che le stesse categorie degli autotrasportatori fanno da mesi, non è fantascienza tanto è vero che le Regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto, l’hanno recepita subito chiedendo allo Stato che questo potere sia affidato ai commissari straordinari tramite ordinanza di protezione civile. Un potere necessario in attesa che sia costruita la terza corsia e che potrebbe evitare che – per i prossimi 5-6 anni (tempo minimo stimato per costruire l’arteria) - ci siano altri casi come quello di Cessalto.
Ma se tutti condividono questa necessità perché è così difficile tradurla in fatti? Le ordinanze per nominare i commissari indicati dalle Regioni e i poteri da assegnare loro sarebbero solo in attesa si firma. Lo stato di emergenza della autostrada è stato decretato dal Consiglio dei Ministri quasi un mese fa e subito la direzione della Protezione civile, su pressing delle Regioni, si è messa al lavoro per predisporre le ordinanza. Serve però che il Consiglio dei Ministri le approvi. Con la pausa estiva di mezzo è probabile che ciò avvenga a fine mese, o addirittura a settembre, ma con i volumi di traffico di questo mese l’autostrada non sembra più in grado di aspettare. Lo ribadiscono anche le Regioni. «È evidente che siamo di fronte ad un'emergenza che va risolta immediatamente – dice Giancarlo Galan, governatore del Veneto.
È odioso, assolutamente odioso mettere assieme la tragedia accaduta oggi sull'A4 nel tratto compreso tra San Donà e Cessalto e i sempre più insopportabili ritardi nell'avvio dei lavori della terza corsia. Una tragedia in cui hanno perso la vita troppe persone resta una tragedia, ma mi auguro che non si perda altro tempo prezioso rispetto alle decisioni che devono essere prese per risolvere un'emergenza stradale di giorno in giorno sempre più drammatica». Che la terza corsia sia la risposta ne è convinto anche l’assessore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, consapevole però del fatto che la nomina dei commissari sarà determinante se a questa figura saranno affidati «reali poteri di intervento su traffico e viabilità».
Il Friuli si attende «nel minor tempo possibile - prosegue Riccardi -, la nomina dei commissari e soprattutto, come ho avuto già modo di richiedere, che nell'ordinanza di nomina sia contenuta anche la previsione di poteri straordinari per la gestione del traffico, allo scopo di consentire la regolazione del traffico autostradale in situazioni di particolare criticità». Una richiesta che non è dettata dall’onda emotiva, ma dalla lucida previsione di quello che diventerà l’autostrada nell’arco di un anno. «Queste situazioni di gestione del traffico si appesantiranno ancora di più – conferma Riccardi - nel momento in cui saranno aperti i cantieri e l'autostrada dovrà continuare ad essere in esercizio».
Martina Milia
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