Santini della Madonna sistemati sulle tombe per fare pubblicità

L’immagine della Vergine di Barbana posta da una ditta di onoranze funebri: s’indaga per risalire ai responsabili

GRADO La Madonna di Barbana è diventata “testimonial”, ovviamente del tutto involontaria e inconsapevole, di una ditta di onoranze funebri che ha utilizzato il santino (plastificato contro le intemperie) con l’immagine delle venerata Vergine per promuovere l’attività che da poco tempo ha avviato a Grado.

Quanti si sono recati in questi giorni al camposanto di Valle Le Cove hanno trovato in qualche modo sistemati i santini vicini alle immagini dei defunti deceduti da poco e che hanno ancora una tomba provvisoria di sola terra, con una croce di legno.

In sostanza, qualcuno ha pensato bene di promuovere la propria attività, che non è solo relativa alle onoranze funebri ma anche riguarda la realizzazione di “bronzi, lapidi e monumenti”, ovvero le tombe.

Le persone che si sono recate a far visita ai loro cari in cimitero sono rimaste allibite. Oltre alla pubblicità fatta sulle tombe, cosa assolutamente vietata, a turbare è stato soprattutto l’utilizzo dell’immagine della Madonna di Barbana. Tutto ciò senza contare che la tomba è un bene privato, è come se qualcuno fosse entrato in casa d’altri.

Del fatto sono stati informati un po’ tutti, a iniziare dagli uffici comunali cimiteriali per arrivare ai vigili urbani che stanno già indagando, alla ricerca dell’autore materiale del fatto.

Un fatto che sfocerà sicuramente in qualche importante provvedimento, poiché la pubblicità in cimitero non è consentita in alcun modo.

Sono due in particolare gli articoli del regolamento cimiteriale che interessano la questione, l’uno vieta di «disturbare in qualsiasi modo i visitatori (in specie attraverso l’offerta di servizi e oggetti), distribuire indirizzi, volantini pubblicitari», l’altro vieta semplicemente «qualsiasi attività commerciale».

Sul retro dell’immagine della Madonna di Barbana sono riportati l’elenco delle offerte e delle prestazioni della ditta, il nome dell’impresa, oltre ad un recapito telefonico e l’indirizzo. È quindi evidente che si tratta di un’iniziativa pubblicitaria.—


 

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