Sant’Andrea, il ragazzo morto viaggiava con il foglio rosa

I vigili urbani hanno anche constatato che la Suzuki 500 non era stata assicurata Il codice della strada dice che senza patente si può guidare in luoghi non trafficati
Lasorte Trieste 20/04/13 - Passeggio S.Andrea, Incidente Mortale
Lasorte Trieste 20/04/13 - Passeggio S.Andrea, Incidente Mortale

Giovanni Pecchiar, il giovane di neanche 20 anni, morto nello schianto in moto venerdì notte in viale Passeggio Sant’Andrea era senza patente. Nel portafoglio aveva solo con il foglio rosa. Lo hanno accertato gli agenti della polizia locale quando gli hanno controllato i documenti.

Il giovane aveva il foglio rosa che gli consentiva di guidare quel tipo di moto come la Suzuki, ma solo nelle aree non trafficate. Dagli elementi raccolti dagli agenti della polizia locale risulta poi che in viale Campi Elisi c’erano - nelle ore dell’incidente - altre vetture in transito. Inoltre la Suzuki 500 di Pecchiar stava dirigendosi, così emerge dai rilievi, verso campo Marzio e le Rive, zone cittadine che anche durante la notte, non possono certo essere definite deserte e prive di pericoli connessi al traffico. Per guidare la moto Suzuki 500 che il giovane stava conducendo al momento dell’incidente è necessaria la patente A1. Pecchiar invece aveva conseguito la patente A2 che serve per guidare le moto 125 cc. E in passato aveva infatti avuto una moto di questo tipo.

Ma c’è di più. Gli agenti della polizia locale avrebbero anche accertato che la moto (la Suzuki 500 risulta intestata alla madre) era stata acquistata e usata solamente il giorno prima dell’incidente e che viaggiava senza alcuna copertura assicurativa.

C’è dell’altro. Gli investigatori stanno ultimando in queste ore gli accertamenti su quello che, dal punto di vista tecnico, resta comunque un incidente con troppi lati oscuri a prescindere dagli aspetti documentali della patente e dell’assicurazione.

Per questo motivo la moto Suzuki e la vettura coinvolta sono state poste sotto sequestro per ordine del sostituto procuratore Giorgio Milillo, il magistrato titolare del fascicolo.

Secondo la ricostruzione degli agenti della polizia locale il motociclista, giunto all’altezza del numero civico 2, ha affrontato la curva a destra a velocità sostenuta. Ed è stato in quel momento (verosimilmente a causa di una frenata improvvisa) che il motociclista ha perso il controllo della Suzuki ed è praticamente caduto dal mezzo in movimento.

Infatti la moto ha carambolato e chi era alla guida è stato sbalzato sull’asfalto arrivando dopo un volo di alcuni metri al centro della carreggiata. E intanto la Suzuki ormai priva del conducente ha continuato la sua folle corsa e dopo essere scivolata su un lato è piombata come fosse un siluro contro una Fiat Multipla che in quel momento stava procedendo in senso opposto.

L’impatto per il giovane contro l’asfalto è stato devastante. Giovanni Pecchiar al momento dell’arrivo dei sanitari del 118 era riverso sull’asfalto privo di conoscenza. Il casco era ancora correttamente allacciato. Ma - da quanto appreso - il colpo ha causato al giovane un importante trauma toracico addominale. Già sul luogo dell’incidente è stato sottoposto a terapia di emergenza. Poi è stato trasportato a Cattinara, ma non c’è stato nulla da fare.

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