Sanità, Telesca "bacchetta" Romoli

L'assessore regionale alla Salute attacca: "Consiglio al sindaco  di sforzarsi un po' per provare ad inventarsi motivazioni più credibili per contestare la riforma regionale"
L'assessore regionale Maria Sandra Telesca
L'assessore regionale Maria Sandra Telesca

GORIZIA. "Le dichiarazioni del sindaco Romoli confermano
che il voto negativo sul Piano attuativo locale (Pal)
dell'Azienda per l'assistenza sanitaria Bassa Friulana-Isontina
non è basato su una seria analisi dei fatti ma è solo frutto di
posizioni ideologiche preconcette e strumentali, che non fanno
altro che creare confusione nei nostri concittadini, i quali in
questo modo hanno difficoltà a comprendere i contenuti e gli
obiettivi della riforma sanitaria".

Lo ha detto l'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca,
commentando le affermazioni del primo cittadino di Gorizia a
seguito del voto sul Pal.

"Romoli - ha spiegato Telesca - motiva il giudizio negativo
sostenendo che si eliminano reparti ospedalieri. Ma questo non
corrisponde al vero: la riforma ha previsto una precisa
riorganizzazione di funzioni proprio per non offrire servizi
ospedalieri frammentati che rischiano di svuotare gli ospedali di
Gorizia e Monfalcone. Concentrare funzioni significa infatti
poter dare ai cittadini servizi migliori ed efficienti".

"Resto sbigottita - ha poi aggiunto l'assessore regionale alla
salute - nel leggere che Romoli considera 'terrificante'
l'obiettivo del Piano di rafforzare l'assistenza domiciliare ai
malati terminali consentendo loro di rimanere a casa nelle ultime
settimane di vita. E', questo, un proposito di grande civiltà che
tutti i sistemi sanitari moderni e avanzati perseguono. Un
proposito che, tra l'altro, rientra nell'intendimento,
chiaramente contemplato dalla riforma sanitaria e attivamente
voluto da questa Giunta regionale, di irrobustire i servizi
sanitari extraospedalieri, sul territorio".

"Consiglio al sindaco Romoli di sforzarsi un po' per provare ad
inventarsi motivazioni più credibili e meno contraddittorie per
contestare una riforma che, nelle sue scelte va, è bene
ricordarlo, nella stessa direzione imboccata da altre Regioni,
anche governate dal Centro-destra".

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