Sanità, tasse e famiglie: le priorità di Fedriga per la Regione Fiuli Venezia Giulia

Il programma dei prossimi 5 anni illustrato in Consiglio regionale: «Giù le tasse sulle seconde case». Pressing per rivedere il Pnrr. In agenda anche Tav e crescita turistica
Diego D’amelio

TRIESTE Aumento degli aiuti alle famiglie, abbattimento delle tasse sulla seconda casa, riduzione delle liste d’attesa in sanità grazie al coinvolgimento del privato convenzionato e reintroduzione delle Province elettive.

Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha presentato martedì in Consiglio regionale il programma per la legislatura, lanciando un appello al governo affinché si batta in Europa per allungare i tempi del Pnrr, reperisca risorse per velocizzare la ferrovia Trieste-Venezia e dia un indirizzo per risolvere la crisi Wärtsilä.

Lo stato dell’arte

Nel discorso all’aula, Fedriga parte dalle «avversità che hanno segnato il nostro recente passato», ma hanno permesso di far emergere «la straordinaria capacità delle donne e degli uomini del Fvg di rispondere a crisi complesse». Il governatore ringrazia i sanitari e ricorda la volontaria della Protezione civile Elena Lo Duca, deceduta durante l’emergenza incendi. Poi la rivendicazione dei risultati economici e finanziari: il miglioramento del pil, la riduzione della disoccupazione, «l’export che ci vede secondi fra le regioni italiane» e «gli accordi sulla finanza pubblica che ci fanno risparmiare 2 miliardi» in 5 anni.

Il Pnrr

Il primo nodo concreto toccato è il Pnrr, «partita che in Fvg vale quasi 2 miliardi» e che per Fedriga «necessita di correzioni dettate dal contesto molto diverso e da scelte discutibili compiute al momento della stesura: mi auguro che il governo abbia la forza e l’Europa la comprensione di mettere in discussione alcuni elementi. Servono tempi certi ma non possiamo vincolare al 2026 interventi che sono strategici. Non è possibile dare 500 milioni a Cinecittà e non finanziare per questioni di tempo la ferrovia Trieste-Venezia». Non manca poi la sottolineatura sull’avanzamento del progetto della Valle dell’idrogeno e, a proposito di transizione ecologica, quella sulle misure pilota varate per contrastare la siccità.

La demografia

Il secondo passaggio è sulla denatalità: «Siamo la seconda regione più vecchia d’Italia», ragiona Fedriga, secondo cui abbattimento delle rette per gli asili nido, Dote famiglia e Dote scuola «sono centrali ma non sufficienti. Bisogna ampliare e rendere strutturali questi strumenti, ridurre l’attesa per l’accesso ai nidi creandone anche nei siti produttivi, incrementare l’occupazione femminile, incentivare le aziende che assumono a tempo indeterminato donne e over 50, sostenere il lavoro agile e le aziende che introducono forme di welfare».

Economia e tasse

Fedriga afferma che «bisogna diventare sempre più attrattivi per gli investitori» e che sarà migliorata la norma sui talenti, «ampliando platea e servizi per chi sceglie di venire in Fvg o decide di tornare». Richiama l’effettuata diminuzione dell’Irap e ai residenti promette di abbassare le tasse sulle seconde case, che «non possiamo paragonare a terza o quarta casa: con l’Ilia (l’Imu ormai regionale, ndr) possiamo rendere più equa la tassazione».

Il turismo conta intanto «300 mila visitatori in più nel 2022 rispetto al 2019: continueremo a crescere». Su un altro versante «le crisi aziendali sono campanello d’allarme». Su Wärtsilä «è indispensabile garantire lavoro e filiere produttive strategiche nazionali: due priorità su cui siamo concentrati con i ministeri dell’Economia e delle Imprese». Il governo è chiamato in causa anche sull’immigrazione, con la domanda di «quote di lavoro extra Ue più attinenti ai bisogni dei comparti economici: serve qualità e non quantità».

Infrastrutture

Il governatore dice che «i lavori sulla terza corsia procedono speditamente e la Newco diventerà operativa a giugno». Richiama i 150 milioni investiti su porti e intermodalità. Ricorda la «contrarietà all’esclusione del Fvg dall’alta velocità» e dice che «bisogna migliorare il dialogo col governo per la velocizzazione della Trieste-Venezia», perché la lentezza su ferro «ostacola lo sviluppo del territorio». Musica diversa per l’aeroporto: «Sarà ripristinato il collegamento con Linate, sono partite le tratte con Dublino, Barcellona e Tirana, una decina di tratte continentali si aggiungerà entro il 2027: il numero di passeggeri doppierà quello attuale».

Sanità

Passando alla sanità, Fedriga parla di «emergenza nazionale», chiede a Roma di «superare i vincoli sulla gestione del personale», rivendica investimenti per 1 miliardo e riconosce che «a causa del Covid la riforma ha dovuto attendere». Ora «l’integrazione sociosanitaria non può subire altri ritardi» e l’invito all’opposizione è che «il senso di responsabilità prevalga sugli scontri ideologici». Sui piccoli ospedali Fedriga dice che «non c’è intenzione di chiudere alcuna struttura, ma il modello tutto dappertutto deve lasciare posto alla specializzazione con adeguati livelli di casistica». Sulle liste d’attesa serve «un programma straordinario: un’alleanza gestita dal pubblico con il privato convenzionato, che è universalistico e gratuito».

Le Province

L’ultimo passaggio è sul ritorno alle Province elettive: «Ho sentito i presidenti di Camera e Senato per la calendarizzazione della proposta di legge già approvata in Consiglio». E poi il fronte cultura: «Gorizia 2025 è una sfida enorme. La prima capitale della cultura europea fra due stati: il successo di questo evento può essere un successo europeo».

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