San Pier d’Isonzo, sindaco contagiato. Test allo staff e municipio sanificato

Oltre a Riccardo Zandomeni ci sono altri due infetti. Tampone per gli assessori, il segretario comunale e due consiglieri
Riccardo Zandomeni
Riccardo Zandomeni

SAN PIER Il ruolo di sindaco? Un punto di arrivo nella politica, certo. Ma, ai tempi del virus coronato, anche l’amministratore più esposto. L’uomo o la donna in trincea, il tutore della salute pubblica: quello che quando il gioco si fa duro, lui gioca. Soprattutto la figura, primus inter pares, cui quotidianamente i cittadini si appellano, non importa se di destra o sinistra, per capire che pesci pigliare, come districarsi tra la sfilza di dpcm, quali accorgimenti adottare per sopravvivere alle restrizioni.

Coronavirus, positivo il sindaco di San Pier d'Isonzo Zandomeni
Riccardo Zandomeni


Non è pertanto un caso se in Italia siano ormai in nutrito plotone i sindaci risultati positivi al coronavirus, piaga della primavera 2020. E purtroppo, ieri mattina, anche San Pier d’Isonzo ha ricevuto la notizia che sperava di non sentire: Riccardo Zandomeni, 53 anni, contagiato.

Lo ha confermato, sotto mezzogiorno, il suo vice Stefano Bevilacqua, ora sindaco pro tempore in attesa che il primo cittadino si ristabilisca: «L’ho saputo un’ora fa, via messaggio». L’imprimatur alle 14, quando la notizia viene ufficialmente postata sulla pagina social del Comune: «Tre nuovi soggetti positivi al Covid-19 nella nostra comunità. Uno di questi è il nostro sindaco, Riccardo Zandomeni». E ancora: entro oggi «gli assessori, il segretario comunale e due consiglieri ritenuti maggiormente a rischio saranno sottoposti a tampone e tre di loro anche a quarantena».



Salgono infatti a cinque, con due guariti, i casi di positività al virus coronato a San Pier d’Isonzo. Restano sette nella vicina San Canzian d’Isonzo, quattro a Turriaco, tre a Staranzano e Fogliano Redipuglia, tredici a Ronchi dei Legionari.



Zandomeni non è ricoverato, si sta curando nell’abitazione di San Pier, dove anche i suoi parenti sono stati messi, come lui, in quarantena. Una prassi, l’isolamento, in simili situazioni. «Il sindaco – spiega Bevilacqua – è stato lungimirante. Non appena ha avuto sentore del malessere si è ritirato a vita privata, evitando ogni contatto, tant’è che la giunta non lo vede da 13 giorni. Siamo tutti abbastanza sereni e fiduciosi di essere in buona salute». Circostanza confermata anche dall’assessore alle Politiche sociali Marta Lollis: «È dal 1° aprile, quando il sindaco ci ha riferito di avere un forte raffreddore, che non lo vediamo». A ogni modo, stando al 41enne vice Bevilacqua, si procederà adottando ancor più diffusamente e capillarmente le misure, già vigenti, per il contenimento dei contagi in paese: nelle prossime ore, in via precauzionale, «sarà effettuata una nuova disinfestazione e sanificazioni dei locali comunali». Chiaramente la giunta limiterà, in attesa dei responsi, «ancor di più i già esigui contatti»: l’esecutivo Zandomeni si riuniva attraverso sessioni virtuali, via Skype. L’ultima una settimana fa.

Il ricorso al digitale, del resto, potrebbe essere l’unica scappatoia per ottemperare ad appuntamenti cruciali e strategici per l’amministrazione, come l’approvazione, in sede di massima assise, del bilancio previsionale, nel quale peraltro l’ente fissa, oltre a programmi e investimenti, anche imposte a carico del cittadino. Aspetti pratici con riflessi sulla vita delle famiglie. Secondo quanto riferito ieri da Bevilacqua l’amministrazione vorrebbe attendere la convalescenza del sindaco, trattandosi appunto di un momento saliente del governo locale, certo molto dipenderà dal decorso della malattia e dal tempo necessario al recupero. Lo si capirà meglio nei prossimi giorni.

Intanto l’amministrazione, nella sua comunicazione urbi et orbi di ieri, ha espresso il «più vivo augurio di pronta guarigione ai nostri concittadini» e invitato «la popolazione al rigoroso rispetto delle norme di prevenzione diramate dal Ministero, dalla Regione e dalla Protezione civile». «Nonostante le limitazioni imposte per il contenimento del contagio risultino particolarmente stringenti – ha aggiunto –, soprattutto in questo periodo, contiamo sul senso civico per garantire il massimo rispetto delle procedure previste a tutela della salute del prossimo». Anche il gruppo consiliare di opposizione San Piero Idee in Comune, che ha offerto la propria «disponibilità per qualunque cosa servisse al funzionamento delle attività comunali», ha augurato «una pronta guarigione a Riccardo e a tutti gli altri compaesani che hanno contratto il Covid-19: forza, assieme supereremo questo brutto momento». –

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