San Giusto d'Oro alla psichiatria triestina. Targa speciale a Luzzatto Fegiz

L'edizione 2016 del premio, nato nel 1967 e organizzato dall'Assostampa Fvg e dal Gruppo Giuliano Cronisti, è dedicata alla memoria di Giulio Regeni
Franco Basaglia fotografato da Claudio Ernè
Franco Basaglia fotografato da Claudio Ernè

TRIESTE Il San Giusto d'oro 2016 va alla Psichiatria triestina "nel ricordo di Franco Basaglia", la targa speciale del San Giusto d'oro al giornalista Mario Luzzatto Fegiz. L'edizione di quest'anno del premio, nato nel 1967 e organizzato dall'Assostampa Fvg e dal Gruppo Giuliano Cronisti, con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste, è dedicata alla memoria di Giulio Regeni: figlio di queste terre, ricercatore universitario ma anche appassionato autore di articoli, barbaramente assassinato a febbraio in Egitto, sulla cui morte ancora non si conosce la verità.

 

Mario Luzzatto Fegiz
Mario Luzzatto Fegiz

 

"Con questo premio alla psichiatria triestina - dice Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa Fvg - abbiamo voluto sottolineare il lavoro delle tante donne e dei tanti uomini che nei trentasei anni trascorsi dalla scomparsa di Basaglia hanno portato avanti le sue intuizioni e le sue idee. La chiusura dei manicomi seguita alla legge 180 del 1978 ha significato la restituzione della dignità e dei diritti a tutte le persone, comprese quelle soggette alla malattia e al disagio mentale, che prima di Basaglia vivevano segregate. La cosiddetta "rivoluzione basagliana" è nata qui, dopo le prime esperienze a Gorizia e a Parma. E da anni studiosi, ricercatori e addetti ai lavori arrivano da tutto il mondo a Trieste proprio per studiare sul campo l'organizzazione del locale Dipartimento di salute mentale".

"Con la targa speciale a Mario Luzzatto Fegiz - aggiunge Muscatello - diamo invece il giusto riconoscimento a un giornalista nato a Trieste, che da mezzo secolo non vive più qui, ma non ha mai dimenticato la sua città d'origine. Sul Corriere della Sera, alla radio e in televisione è diventato nel corso di una lunga carriera firma, voce e volto molto popolare: il decano dei critici musicali italiani, ma anche uomo di spettacolo, come ha dimostrato il suo show "Io odio i talent show", visto un paio d'anni fa anche in un Rossetti tutto esaurito per l'occasione. Esattamente quarant'anni fa, il San Giusto d'oro 1976 andava a suo padre Pierpaolo Luzzatto Fegiz: economista, padre della statistica italiana, fondatore della Doxa, accademico dei Lincei. Oggi, quarant'anni dopo, la targa speciale al figlio Mario". 

Riproduzione riservata © Il Piccolo