San Floriano, festa per don Mirko

Calorosa accoglienza al nuovo amministratore parrocchiale L’arcivescovo De Antoni alla comunità: «Stategli vicini»
Bumbaca Gorizia 09_10_2011 Nuovo Parroco a San Floriano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09_10_2011 Nuovo Parroco a San Floriano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

SAN FLORIANO

Dopo la celebrazione del 60° anniversario dell’autonomia comunale e l’inaugurazione di piazza Libertà, altra giornata di festa per San Floriano del Collio. Ieri mattina, infatti, si è presentato alla sua nuova comunità di fedeli don Federico – ma per gli abitanti del Collio Mirko – Butkovic, che arriva da Cormons dove negli ultimi anni ha svolto il ruolo di cappellano. Don Butkovic sostituisce don Anton Lazar, storico parroco di San Floriano. Ma don Mirko non sarà parroco, visto che la sua carica è formalmente quella di amministratore parrocchiale: servirà anche le comunità vicine di Giasbana e Plessiva, sempre per i fedeli di lingua slovena. Ieri mattina, come detto, il suo ingresso ufficiale in ruolo, con una breve ma suggestiva cerimonia che ha seguito i canoni della tradizione. La chiesa addobbata per le grandi occasioni, con un cartello che in sloveno (“Pridi Pridi Sveti Duh”) invitava all’ingresso lo Spirito Santo, e le campane che per diversi minuti hanno suonato incessantemente a festa. Poi, intorno alle 11.15, l’arrivo dell’arcivescovo Dino De Antoni, che ha accompagnato verso l’altare don Mirko. Di fronte alla chiesa gremita di fedeli a prendere la parola per prima è stata il sindaco Franca Padovan, che ha ringraziato il vescovo per la sua costante vicinanza al paese, rivolto ancora un pensiero a distanza a don Lazar, trattenuto a casa da qualche acciacco, e dato il benvenuto al nuovo sacerdote. «Noi brici, abitanti del Collio, siamo tutti un po’ testardi – ha detto -, ma sono convinta che riusciremo a costruire un rapporto proficuo di stima e collaborazione con don Butkovic. Spero davvero che San Floriano possa diventare per lui come una casa, al pari dei luoghi in cui è nato ed ha vissuto fino ad ora». Una bambina ha consegnato a don Mirko un mazzo di fiori a nome della comunità, e poi è stato monsignor De Antoni a sancire formalmente il passaggio di testimone tra don Lazar ed il suo successore. «Normalmente il vescovo non è obbligato ad accompagnare l’ingresso nella nuova parrocchia dell’amministratore parrocchiale, come avviene invece per i parroci – ha spiegato De Antoni -, ma ho voluto essere presente per diversi motivi. Oltre al piacere che provo nel venire in quella che ribadisco essere la perla del Collio, immagino la trepidazione di don Mirko, che da cappellano ora diventa responsabile di una comunità importante. Ha bisogno di tutto il nostro incoraggiamento». Poi, ricordando la figura indimenticabile di don Lazar, e invitando indirettamente i fedeli a non perdersi in paragoni ingombranti, ha aggiunto: «Ognuno di noi è diverso, ha le sue qualità ed i suoi limiti: siate vicini a don Mirko». Gli applausi della chiesa hanno accompagnato l’arcivescovo di Gorizia sul sagrato, assieme al sindaco Padovan, mentre don Butkovic iniziava a celebrare la sua prima messa, ovviamente in sloveno, a San Floriano. Il primo passo di una lunga avventura, festeggiato a fine mattinata anche dal grande rinfresco organizzato per tutta la cittadinanza. E domenica si replica. Questa volta a festeggiare ed accogliere il nuovo sacerdote sarà la comunità di Giasbana.

Marco Bisiach

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