San Dorligo, cambia il regolamento sull’altezza della case

SAN DORLIGO
Basta ai volumi “truccati” delle case. Il Consiglio comunale di San Dorligo ha varato all'unanimità (unico contrario il consigliere dei Verdi Rossano Bibalo) una modifica al regolamento edilizio comunale per quanto concerne l'altezza delle costruzioni.
La querelle nasceva dalla definizione di “quota del terreno”, che per anni ha dato adito a diverse interpretazioni non essendo specificato se la quota si riferisce al terreno “sistemato” o a quello “naturale”.
In base alla modifica del regolamento l'altezza delle costruzioni è ora determinata come “la differenza tra la quota del terreno sistemato o del marciapiede e la quota dell’intradosso del soffitto dell’ultimo piano praticabile, misurata all’incontro della superficie interna del muro perimetrale per ciascuna facciata, con l'esclusione del timpano complanare alla stessa”.
Disposizioni tecniche precise che non potranno dunque dare più adito a “incomprensioni”. E qualora il terreno sistemato o la strada non siano orizzontali “l’altezza è riferita alla quota media del terreno sistemato, del marciapiede o della strada. Il massimo scarto in più dal valore medio deve essere inferiore a m. 1,50”. Da evidenziare ancora come “il terreno sistemato o il marciapiede costituiscono quota 0,00 di riferimento purché non superino di metri 0,15 la quota del terreno naturale o della sistemazione adiacente”. Nel calcolo dell’altezza non si tiene conto dei seguenti elementi: gli extra corsa degli ascensori, gli abbaini, le canne fumarie e di ventilazione, le verande e le bussole, gli accessi esterni carrabili e pedonali, purché gli stessi siano realizzati in trincea e con larghezza non superiore a quella minima prevista, dalla vigente normativa, per le rampe di accesso alle autorimesse.
(ri.to.)
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