San Canzian, multato dall’autovelox vince davanti al giudice ma il Comune ricorre
Il Comune di San Canzian d’Isonzo sta valutando il ricorso contro la decisione del Giudice di pace che ha annullato una sanzione per eccesso di velocità elevata a un cittadino di San Canzian d’Isonzo, “fotografato” , mentre viaggiava oltre il limite consentito, dall’autovelox in postazione fissa collocato lungo la Strada statale 14, alle porte di Pieris, per chi proviene da Monfalcone.
«Non per un accanimento nei confronti del singolo cittadino – spiega il sindaco Claudio Fratta –, ma per chiarire che il Comune di San Canzian d’Isonzo ha sempre rispettato tutte le leggi, in particolare le innumerevoli norme che regolano il controllo elettronico della velocità». La legge numero 168 del 2002, di fatto, stabilisce che il prefetto individui con apposito decreto le strade, diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, dove, tenuto conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e di traffico, non è possibile fermare un veicolo senza creare problemi di sicurezza alla circolazione, fluidità del traffico e all’incolumità degli agenti e di chi viene controllato.
Sempre in base alla stessa legge, l’accertamento delle violazioni di velocità, in questo caso, non comporta l’obbligo della contestazione immediata. «Ribadiamo quindi la legittimità dell’installazione e dei controlli, che continueranno – afferma il sindaco –, in un tratto dove si affacciano fermate dei pullman, abitazioni, attività e va garantita la sicurezza di tutti gli utenti della strada, ma dove le velocità erano e in alcuni casi rimangono da autostrada». Stando all’amministrazione, al cittadino sono state in ogni caso fornite tutte le spiegazioni al telefono da parte del comando della Polizia locale.
Riguardo agli altri box installati a San Canzian d’Isonzo, Sagrado e Doberdò del Lago, i cui Comuni fanno parte del servizio associato di Polizia locale, l’amministrazione sottolinea che sono stati posizionati pure nel pieno rispetto delle norme. Quelli presenti lungo le ex Strade provinciale 2, 20 e 19 in territorio di San Canzian non sono considerati tecnicamente postazioni fisse e quindi il controllo deve avvenire in presenza degli agenti, collocati nelle immediate vicinanze.
I box hanno però in ogni caso per il Comune una funzione deterrente, per fare rallentare gli automobilisti in punti pericolosi per la circolazione. «Voglio rassicurare i cittadini che non c’è stato alcuno spreco di denaro pubblico», conclude il sindaco. Sul funzionamento degli autovelox, fissi e mobili, torna comunque a chiedere chiarimenti la consigliere di Per San Canzian Giorgia Deiuri, che nel 2018 aveva presentato un’interrogazione. —
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