San Canzian, giochi e mestieri rivivono sull’Isonzo VIDEO E FOTO

Full immersion nella natura per migliaia di ragazzi alle prese con la fionda e il “ghine”
Bonaventura Monfalcone-01.04.2017 Insieme per l'Isonzo-Pieris-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.04.2017 Insieme per l'Isonzo-Pieris-foto di Katia Bonaventura

SAN CANZIAN D’ISONZO. La giornata ecologica “Insieme par l’Isonz” alla 13.a edizione ha immerso migliaia di persone nell’ambiente naturale che costeggia il fiume e nella sua storia, fatta di vecchi mestieri e giochi della tradizione.

Quelli che, come sempre, hanno entusiasmato le centinaia di ragazzini e ragazzine delle medie che hanno raggiunto l’area Union Beton, dove anche quest’anno la Polisportiva Pieris ha organizzato l’evento, grazie alla collaborazione del Comune di San Canzian d’Isonzo e di una ventina di associazioni, oltre che al patrocinio della Regione e al coinvolgimento di Isontina Ambiente, Corpo forestale regionale e Guardia di Finanza.

In tantissimi si sono messi in fila, dimenticando almeno per un po’ gli smartphone, davanti ai due “campi prova” del tiro con la fionda e del gioco del "ghine", una sorta di antenato del baseball, ma anche del cricket, allestiti dal Fionda club 2000 di San Canzian.

Insieme par l'Isonz, antichi mestieri e giochi tradizionali

A tenere l’ordine di precedenza c’hanno pensato comunque alcuni dei giocatori della Polisportiva Isontina, la squadra di basket di Pieris, una delle tante associazioni che hanno contribuito a realizzare un evento in costante crescita.

Nel campo prova del “ghine”, noto a Monfalcone come “pendul” e ad Aquileia come “ci-bé”, i ragazzini ieri sono stati sfidati a centrare la riproduzione di una finestra. «Quella che ci vantavamo di aver colpito, pur avendo fatto dei danni, quando ci trovavamo in piazza», ha spiegato Edi Piorar, del Fionda club 2000, che sabato a martedì, dalle 17 alle 19, è nell’area delle feste dei Brechi a San Canzian per dare la possibilità di sfidarsi in mini gare di tiro alla fionda.

Il gioco del “ghine” ha incuriosito anche i 15 ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Terranova, tutti pakistani in questo periodo e con diversi gradi di conoscenza dell’italiano.

A domanda in inglese se il campo senza recinzioni, con una pedana di battuta come il baseball, fosse per lo stesso sport, la risposta è comunque arrivata in bisiaco. Il che non ha impedito di capirsi prima e mettersi alla prova, poi.

«Tutti i richiedenti asilo stanno effettuando corsi di italiano, a diversi livelli, e hanno già svolto quello in materia di sicurezza sul lavoro - ha spiegato ieri il sindaco Silvia Caruso -. A seconda della conoscenza dell’italiano, c’è chi sta seguendo corsi per imparare a essere giardiniere, cameriere o saldatore».

Ciò che vorrebbero gli ospiti del centro di Terranova, di cui molti giovanissimi, è, comunque, “un lavoro”. «Se c’è quello, vorremmo fermarci in Italia», hanno spiegato. L’area vicina all’Isonzo già di mattina ha accolto centinaia di bambini, ragazzini, genitori e insegnanti provenienti in sella alle loro due ruote da Monfalcone con la biciclettata “Randaccio pedala”, organizzata dall’omonimo istituto comprensivo.

Nella zona della festa tutti hanno trovato ad attenderli gli stand enogastronomici e delle associazioni, la possibilità di mettersi alla prova nella gimcana organizzata dal Team Isonzo e di divertirsi a pallavolo, di saperne qualcosa di più della flora e della fauna grazie al Corpo forestale regionale e di ammirare al lavoro Berdo, il nuovo cane anti-droga della Gdf di Monfalcone, assieme al suo istruttore.

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