Salvati di notte tra ghiaccio e strapiombi

FORNI DI SOPRA. Sono stati recuperati sani e salvi, dopo aver passato la prima parte della notte all’addiaccio, in un punto strapiombante e reso ancor più pericoloso dal ghiaccio, i due escursionisti friulani che sabato scorso avevano attivato una richiesta di soccorso sui roccaforti dolomitici di Val Rovadia, nella zona montana di Forni di Sopra, in Carnia. Uno dei due risiede nella Bassa friulana, e precisamente a Terzo d’Aquileia.
I due escursionisti in questione si chiamano Giacomo Armellini e Vlaiduc Dimitrie Capalin, di 22 anni. Il primo è di Tarcento mentre il secondo è, per l’appunto, di Terzo d’Aquileia.
La coppia di amici escursionisti è stata raggiunta nella notte tra sabato e ieri dagli uomini del Cnsas, il Soccorso alpino, della sezione di Forni di Sopra, e da quelli della guardia di finanza di Tolmezzo. Sono stati trovati a una quota di 1.800 metri sul livello del mare, dove si erano “incrodati” mentre stavano scendendo verso valle dopo aver raggiunto Sella Suola, a quota 2000.
I due ragazzi si erano avventurati nella mattinata di sabato verso la Val di Suola, seguendo un itinerario che avevano precedentemente individuato su un sito internet. Per il rientro avevano deciso di seguire la pista che porta alla Rovadia, al confine fra Forni di Sopra e Forni di Sotto, ma dopo avere percorso solamente poche centinaia di metri, in una zona ombrosa, si sono trovati subito in difficoltà.
Scivolati su un lastrone di ghiaccio, con l’attrezzatura inadeguata per quel tipo di escursione - cioè semplici ramponcini insufficienti a gestire quel tipo di tracciato - sono riusciti, non senza difficoltà visto che la zona non è ben coperta dai segnali telefonici, a contattare un genitore, che a sua volta ha allertato i soccorsi.
Fino al calar del buio un elicottero della Protezione civile ha sorvolato la zona, ma senza risultato, in quanto il segnale telefonico era scomparso. Prima di abbandonare la scena, alcuni tecnici di soccorso alpinistico sono stati elitrasportati a monte della zona, dove si trovavano i due giovani, mentre altri, a piedi, hanno cominciato a risalire, sci ai piedi e con torce frontali, la Val Rovadia, dal fondovalle.
Verso le 22 i due giovani sono stati individuati in un punto ghiacciato, molto pericoloso, in quanto sovrasta zone con rocce e strapiombi. Erano in buone condizioni, ma molto infreddoliti. I soccorritori, con l’ausilio di corde, li hanno calati, accompagnandoli, sino al fondovalle, dove ad attenderli c’era un gatto delle nevi che ha velocizzato le operazioni di rientro in paese.
Qui i due friulani hanno potuto riprendere la loro automobile parcheggiata in località Davòst e recarsi alle rispettive abitazioni. Le operazioni di salvataggio hanno avuto fine verso le 2 di notte.
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