Salvataggio di Pasta Zara, per i sindacati "sacrifici inaccettabili"
TRIESTE Le organizzazioni sindacali giudicano «inaccettabili» i sacrifici ai lavoratori chiesti da Pasta Zara, nel corso di un incontro svoltosi a Riese Pio X (Treviso), sede principale dell'azienda, finalizzati a sostenere un piano industriale da presentare al Tribunale il prossimo 8 ottobre al fine di chiudere il concordato preventivo «in bianco» al quale l'azienda era stata ammessa cinque mesi fa per evitare il fallimento.
Secondo la proposta avanzata dalla società ai lavoratori, tutti i 450 dipendenti degli stabilimenti di Riese Pio X, Muggia valle delle Noghere, e Rovato (Brescia), per i prossimi cinque anni dovrebbero rinunciare, in particolare, alla quattordicesima mensilità e ai premi di risultato.
L'argomento sarà affrontato lunedì in assemblea e un prossimo incontro con i vertici dell'azienda è fissato per il 10 settembre. Gli amministratori hanno fatto sapere di essere in trattativa con investitori sia industriali sia di capitale. Il gruppo dell'alimentare risulta esposto per circa 240 milioni, 180 dei quali nei confronti di istituti di credito.
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