Saltano 8 serate all’Ausonia I gestori oggi in Questura

Quattro a settimana volte due settimane uguale otto. Una “botta”. Sono proprio otto infatti - se non qualcosa di più, visto il periodo vacanziero che si presta alle ore piccole per i giovani - le...

Quattro a settimana volte due settimane uguale otto. Una “botta”. Sono proprio otto infatti - se non qualcosa di più, visto il periodo vacanziero che si presta alle ore piccole per i giovani - le serate che “salteranno” da qui a Ferragosto all’Ausonia per effetto dello stop temporaneo per motivi di ordine pubblico firmato sabato scorso dal questore Antonio Maiorano all’indomani della zuffa tra ragazzi bulgari e triestini iniziata sulla pista da ballo e finita all’esterno del locale, dove un buttafuori è rimasto ferito in modo leggero tra graffi e, a quanto pare, pure un morso. Un episodio che nulla ha avuto a che vedere, per conseguenze (stavolta pressoché nulle) e curriculum dei protagonisti (stavolta tutti senza precedenti), con quello capitato all’alba dell’11 luglio, quando un 35enne triestino fu accerchiato e pestato a sangue da quattro giovani stranieri, due romeni e due kosovari, poi individuati e denunciati a piede libero per lesioni gravi in concorso. Un episodio, però, che ha evidentemente costituito da un lato la goccia che fa traboccare il vaso e dall’altro l’occasione, per le forze dell’ordine, di mostrare il pugno duro a un’opinione pubblica che, via social network, si dice sempre più insofferente di fronte a casi di violenza e microcriminalità e reclama più sicurezza.

Proprio oggi , in Questura, è previsto un confronto sul tema del controllo dell’ordine pubblico - e su come contemperare il diritto all’impresa di chi organizza le serate e al divertimento di chi quelle serate le vive - tra i vertici della polizia triestina e quelli della “macchina” Ausonia: ci saranno in effetti i referenti del Consorzio Ausonia nonché della Cooperativa sociale Confini, responsabile di tutte le attività che vengono promosse e svolte all’interno dello storico stabilimento balneare, e della Anubi Srl, che organizza specificatamente la parte delle attività d’intrattenimento serale. Sul tavolo, c’è da scommetterci, anche un chiarimento sul decreto di chiusura temporanea uscito proprio dall’Ufficio di gabinetto della Questura sabato scorso a poche ore da quella che è stata etichettata come l’ennesima rissa all’Ausonia Jump, in seguito alla quale erano piombate in Riva Traiana due pattuglie della Squadra volante e si sta ora preparando, sulle scrivanie della Squadra mobile, un’informativa - probabilmente senza denunce a carico di nessuno - diretta poi alla Procura della Repubblica. «Non ci risultano altri episodi particolari al di là di quello dell’11 luglio e di qust’ultimo, sentiremo domani (oggi, ndr) quali valutazioni devono esser state fatte», ha spiegato ieri in serata Dario Parisini, presidente del Consorzio Ausonia, che già a caldo, dopo lo stop del questore alle serate per due settimane, aveva contestato la definizione di rissa per i fatti di venerdì e di «non comprendere le ragioni del provvedimento».(pi.ra.)

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