Salta la tappa triestina della Color Run

TRIESTE Niente tris. Dopo due anni, Trieste resta fuori dal giro della Color Run, la “5 chilometri più allegra del pianeta” ideata negli Stati Uniti e sbarcata anche in Italia nel 2013. Nel 2014 erano stati novemila, in città, i partecipanti all’evento organizzato da Rcs Sport, con il supporto in ambito locale del Comune di Trieste e dell’Asd Bavisela, e lo scorso anno addirittura 21mila, con il 70 per cento degli iscritti provenienti da fuori provincia. Un autentico boom di partecipazione, un successo tale che i colori “sparati” addosso ai runners lungo il percorso erano addirittura andati esauriti, lasciando qualcuno a bocca asciutta o meglio con t-shirt e pantaloncini immacolati.
Era stata un’edizione, la seconda con Trieste fra le città ospitanti, di rilievo anche per la partenza e l’arrivo all’interno del Porto vecchio. Ma nel 2016 la Color Run non è destinata a fare ritorno in città: la sua tappa in Friuli Venezia Giulia si svilupperà per le strade di Lignano Sabbiadoro, il 23 luglio prossimo. Dieci le sedi di quest’anno, con un’ulteriore crescita dalle otto del 2015 per la regia di Rcs Active Team: il fiume di colori e voglia di corsa e divertimento toccherà, oltre a Lignano, anche Torino (30 aprile), Bari (14 maggio), Trento (21 maggio), Reggio Emilia (28 maggio), Firenze (4 giugno), Genova (12 giugno), Venezia (18 giugno), Rimini (6 agosto) e Milano (3 settembre).
Oltre a Milano, unica città da sempre e costantemente in calendario, per Torino e Rimini sarà la terza volta consecutiva. Conferma e bis, invece, per Genova, Firenze, Trento e Bari. New entry, infine: Reggio Emilia, Venezia e appunto Lignano Sabbiadoro. Per Trieste, in realtà, nessuna bocciatura come spiega Fabio Carini, che specifica di non parlare in qualità di presidente della Bavisela (l’associazione sportiva ha recentemente affidato al consigliere Alessandro Piemonte il compito di portavoce unico a livello locale, ruolo che ricoprirà sino al termine del periodo elettorale considerata la candidatura a sindaco di Carini con la lista Startup Trieste) ma quale referente locale per la Color Run «visti i buoni rapporti con Andrea Trabuio», il direttore, l’anima della corsa targata Rcs.
«Per due anni di seguito - osserva Carini - mi sono assunto io tutte le responsabilità, civili e penali, collegate all’organizzazione triestina dell’appuntamento. Incluse le incombenze relative a quella che è stata una sdemanializzazione temporanea del Porto vecchio». Ovvero il provvedimento che ha consentito di fissare start e traguardo nell’area dell’antico scalo e di passarvi attraverso per la corsa del giugno scorso. «Da un anno all’altro a Trieste i partecipanti sono passati da quasi diecimila a 21mila - riprende Carini -. Ritengo che ora sia normale una pausa, come già capitato ad esempio con Roma. Come normale è il fatto che Rcs cerchi di coinvolgere altre piazze. Ciò non toglie che - conclude il giornalista e organizzatore di eventi, calatosi pienamente in clima elettorale in queste settimane - confido di riportarla a Trieste in futuro».
In municipio, invece, la notizia del mancato ritorno della Color Run ha colto di sorpresa l’assessore allo Sport e allo Sviluppo economico, Edi Kraus: «Sento questa cosa per la prima volta». Il pienone registrato nel 2015 negli alberghi a tre stelle e nelle trattorie della provincia, insomma, non si ripeterà nel suo rapporto di causa-effetto con la Color Run. Magari, il tutto esaurito, hotel e locali lo faranno comunque, a prescindere, ma di certo un’occasione propizia per i grandi affari salterà per quest’anno. Sarà Lignano Sabbiadoro, per il Friuli Venezia Giulia, a tentare di capitalizzare la tappa dell’iniziativa. In pieno periodo estivo, quando la località balneare sarà presumibilmente già invasa dai turisti.
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