Salone nautico di Genova a ottobre. Barcolana e Svbg: date sovrapposte, siamo basiti
TRIESTE. In considerazione della situazione legata all'emergenza Coronavirus il Salone nautico di Genova slitta da settembre a ottobre: l'edizione dei 60 anni è in programma dall'1 al 6 ottobre, senza escludere una estensione a nove giorni, con un ulteriore piccolo slittamento dal 3 all'11 ottobre.
La mossa, resa nota giovedì 9 aprile, lascia "basite" la Società Velica di Barcola e Grignano e la Barcolana srl dinanzi alle "unilaterali decisioni di Confindustria Nautica e del CdA dei Saloni Nautici: le date del prossimo Salone genovese vengono infatti così "sostanzialmente" sovrapposte alla Barcolana, la più grande regata velica del mondo che da 52 anni si svolge a Trieste sempre nelle prime due settimane di ottobre, quest’anno dal 3 all’11 ottobre.
Si tratta - si legge in una nota partita oggi venerdì 10 aprile da Trieste - di "una scelta unilaterale che riporta indietro la storia della vela italiana e rende vana la forma di indiretta ma proficua collaborazione che si era creata tra Adriatico e Tirreno, Trieste e Genova, nel tenere distanti i due eventi di almeno due settimane per permettere a entrambi di avere il miglior risultato economico e di immagine, e creare valore – tanto valore – per il territorio e l’economia in Tirreno, in Adriatico e per tutto il mercato nautico".
“Sono molto stupito e rammaricato per la unilaterale decisione di Confindustria Nautica di sovrapporre il Salone Nautico alla Barcolana - ha dichiarato il presidente della Svbg Mitja Gialuz - una scelta di cui non siamo stati informati in modo da poter valutare una possibile mediazione. Mi si dice che tale scelta derivi dalla volontà di anticipare le mosse del competitor, il Salone di Cannes, in Francia, che potrebbe a propria volta scegliere di spostare le date nel corso del mese di settembre. Bene, per salvarsi da Cannes, Confindustria Nautica cosa fa? Sovrappone il suo Salone alla Barcolana, creando una competizione al posto di una sinergia tra il Made in Italy, tra i due principali eventi del mercato nautico italiano, tra un salone e la regata più grande del mondo, il secondo evento sportivo italiano per numero di iscritti a una Federazione, una scelta che evidentemente penalizzerà il settore della vela".
“Evidentemente - prosegue Gialuz - da questa terribile pausa causata dalla pandemia Confindustria Nautica non ha colto alcun insegnamento e non ha capito che solo lavorando tutti assieme si può, e si deve, aiutare l’Italia a rialzarsi. Barcolana ha interessato tutte le istituzioni competenti in relazione alla scelta di Confindustria Nautica con l’obiettivo di valutare tutti assieme – anche con la Federazione Italiana Vela – una formula che consenta di trasformare quest’anno così difficile in opportunità di ripresa economica per un settore che uscirà in ginocchio da questa pandemia”.
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