Salone degli Incanti: il Piccolo si "svela"
Il giornale diventa tabloid: il 22 febbraio uscirà in edicola con un nuovo formato e con un numero incrementato di pagine, tutte a colori. Per celebrare l’innovazione oggi alle 18.30 ci sarà una festa, nella ex Pescheria, sulle Rive triestine, aperta alla cittadinanza (fino a esaurimento posti)

TRIESTE
. Centotrent’anni, e non li dimostra. Anzi, laddove nella casistica umana intervengono botulino o chirurgia estetica a rimediare ai danni dell’età, nel caso del ”Piccolo” per ringiovanire basterà un nuovo e fresco progetto editoriale. Dal 1881 (il primo numero venne pubblicato il 29 dicembre) ad oggi i cambiamenti del giornale sono stati molteplici ma, singolarmente, quello più epocale sarà sicuramente quello che attende i lettori martedì 22 febbraio, quando uscirà in edicola con un nuovo formato tabloid (quello, per capirsi, che si è soliti associare a ”Repubblica”), e con un numero incrementato di pagine, tutte a colori.
Per celebrare l’innovazione non poteva che essere allestita una festa, che si svolgerà stasera al Salone degli Incanti, meglio noto come ex Pescheria, sulle Rive cittadine. Sarà in quella location che, a partire dalle 18.30, si svolgerà l’incontro pubblico ”Il Piccolo è nuovo. Ha 130 anni”. In quel contesto il direttore del Piccolo Paolo Possamai e l’art director Angelo Rinaldi illustreranno i contenuti caratterizzanti della rivoluzione grafica, avvalendosi anche di alcune immagini video che mostreranno in anteprima la nuova ”creatura”.
A seguire, una tavola rotonda che ricostruirà cento e trenta anni di storia mediati attraverso le pagine del Piccolo. Un excursus che partirà dal momento della nascita del giornale, fondato da Teodoro Mayer, ne documenterà i momemti difficili (l’incendio della notte del 23 maggio del 1915, quando la sede del quotidiano - da sempre su su posizioni irredentiste - venne data alle fiamme dagli austriacanti) e quelli, più numerosi, a carattere storico, ultimo dei quali la storica caduta del confine fra Italia e Slovenia nel dicembre 2007.
A fare da intermediari tra cronaca e storia, realtà e costume, saranno il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, il presidente dell’istituto Swg e politologo Roberto Weber e l’ex corrispondente Rai da Mosca Demetrio Volcic. La discussione verrà condotta dal direttore Paolo Possamai. Al termine del confronto, seguirà un intervento dell’attore triestino Alessio Colautti, che si esibirà proponendo il suo punto di forza, e cioè le canzoni del grande attore comico triestino Angelo Cecchelin. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
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