Saletta escluso dalla Contrada si vendica col “Campanon”

L’attore fuori dal cast di “Due paia di calze di seta di Vienna” a Gorizia l’8 novembre propone la sera prima, al Kulturni dom, una piéce triestina degli stessi autori

Dalle loro penne ne uscirebbe sicuramente un siparietto esilarante. E, in fondo, sono loro - Lino Carpinteri e Mariano Faraguna - gli artefici involontari di questa spassosa disfida all’ultima battuta.

Protagonista, e non potrebbe essere altrimenti, è Gianfranco Saletta, il popolare sior Bortolo de El Campanon, defenestrato dal cast de “Due paia di calze di seta di Vienna” una quindicina di giorni prima del debutto. Saletta non l’ha presa bene e tanto ha meditato e brigato che, ecco, la “vendetta” è servita. Sì, perché le calze di seta sono in arrivo al Teatro Verdi di Gorizia venerdì 8 alle 20.30, nell’ambito del cartellone della stagione di prosa allestito dal Comune sotto la direzione artistica di Walter Mramor.

E Saletta cosa ti combina? Anticipa a giovedì 7 (20.30 Kulturni dom) una divertente serata di teatrale triestinità proponendo El Campanon, tratto dagli originali testi radiofonici di Carpinteri e Faraguna, adattati e aggiornati da Giorgio Amodeo, con musiche eseguite dal vivo dal maestro Livio Cecchelin e per la regia dello stesso Saletta. Ovviamente che si tratti di una sfida tocca al cronista scriverlo; il diretto interessato si limita, sornione, a convenire che si tratta di una insolita coincidenza... Meglio per il pubblico goriziano che nel giro di 48 ora avrà di che spassarsela a teatro. Nell’aggiornare sulle prossime mosse di Saletta si include, ovviamente, anche l’aggiornamento sulle condizioni di salute dello stesso. Condizioni che furono al centro del “licenziamento” di Saletta da La Contrada. Decisione comunicata a Saletta dall’amico di una vita, il regista Francesco Macedonio, appena finito di ascoltare dall’attore - così dichiara l’interessato - che il medico aveva emesso il nulla osta sullo stato fisico dell’artista goriziano, abile dunque a sostenere prove e repliche de “Due paia di calze di seta di Vienna”. Nel frattempo tra i contendenti si sarebbe intensificato un rapporto epistolare tendente a non farsi troppo male dal punto di vista prettamente giuridico. Tentativo che va letto anche nell’imbarazzo di eventuali contese tra persone che lavorano assieme da anni.

Così, in attesa di sviluppi ulteriori, Saletta, attraverso i panni di sior Bortolo, ha tirato fuori gli artigli ed eccolo pronto a stupire il pubblico, intanto goriziano, con una delle sue più fortunate interpretazioni in carriera.

Stessi autori, stesso attore, quasi le stesse date, ma due spettacoli diversi. Saletta e La Contrada uno a uno. In caso di contestazioni passare la pratica al podestà Miagostovich.

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