Sale la differenziata, cala la Tari a Gorizia

Tassa “tagliata” fino al 5%. L’assessore comunale all’ambiente Francesco Del Sordi ha fatto un bilancio sulla raccolta dei rifiuti che sta sortendo buoni risultati: «Questo ci permette di rivedere il costo del servizio»
Cestini per la raccolta differenziata a Gorizia
Cestini per la raccolta differenziata a Gorizia

GORIZIA Percentuale della raccolta differenziata che sale e, al tempo stesso, costo del servizio che scende. Con i conseguenti risparmi per i cittadini e le attività commerciali, quelle legate al turismo soprattutto. Arrivano buone notizie a Gorizia sulla Tari, l'imposta comunale che riunisce i costi dovuti per tutti i servizi di spazzamento, pulizia e raccolta dei rifiuti.

A fare un quadro della situazione è stato ieri mattina l'assessore comunale all'Ambiente Francesco Del Sordi, che ha appena presentato in commissione consiliare la delibera che dovrà poi passare al vaglio del Consiglio. E che conferma, essenzialmente, il trend degli ultimi cinque anni: dal 2011 ad oggi la percentuale di raccolta differenziata è in costante ascesa, e dal 51,51% è salita fino al 59,39% attuale (anche se secondo altri parametri i dati reali sarebbero addirittura sopra la soglia del 60%). Contemporaneamente il costo del servizio scende, visto che secondo il Piano economico finanziario di Isontina Ambiente la spesa 2016 ammonta a 5milioni 35mila 469 euro, scesa di oltre 600mila euro rispetto ai 5.697.995 euro del 2011.

«E non è una cosa scontata quella di veder crescere la raccolta differenziata e al tempo stesso calare il costo del servizio - osserva l'assessore Del Sordi -. Merito della nostra attenzione e della gestione oculata di Iris prima e Isa poi. Rispetto all'inizio del primo mandato del sindaco Romoli siamo salito dal 47% di raccolta a oltre il 60%. Certo si potrà obiettare che ci sono piccole realtà che viaggiano a percentuali superiori al 70%, ma non possiamo paragonare un paesino a una realtà come Gorizia».

Più nel dettaglio, la spesa per il servizio di raccolta rifiuti e pulizia è scesa dello 0,95% dal 2011 al 2012, del 2,57% l'anno seguente, addirittura del 4,12% dal 2013 al 2014 e del 2,29% dal 2014 al 2015. Per il 2016, infine, il calo è pari al 2,26%. E come si traduce tutto questo sulle tasche dei cittadini? Le simulazioni effettuate dal Comune dicono che in media le famiglie goriziane pagheranno per la Tari dal 3,15% (per una famiglia di una persona) al 4,41% (per una da sei persone) in meno rispetto all'anno scorso. Il tutto al lordo di altre detrazioni o situazioni specifiche, ovviamente. «Abbiamo poi cercato di venire incontro, oltre alle famiglie, anche a quelle categorie di utenze non domestiche che già fanno i conti con spese molto alte - dice Del Sordi -. Tra quelle che registrano un calo più significativo, gli alberghi con ristorante pagheranno il 4,24% in meno, quelli senza ristorante il 3,81% in meno, i negozi vedranno una diminuzione del 4,14% circa e ristoranti, trattorie e pub del 3,14%». Cali, più contenuti, si registrano comunque anche per tutte le altre utenze. Per quel che riguarda la raccolta dei rifiuti, invece, Del Sordi ha parlato di una diminuzione complessiva delle quantità (legata anche alla crisi e al minor numero di utenze), ma di una maggiore differenziazione. Per ora non chiuderanno, poi, le isole ecologiche, che pure rappresentano un costo totale da 156mila euro l'anno (più 70mila euro di incentivi). «Al momento abbiamo trovato un equilibrio con questo sistema, che è sostenibile ma in futuro, negli anni, potrebbe essere rivisto».

Marco Bisiach

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