Salasso autostrade, mini rincari in A4

Balzello dell’1,88%. Media nazionale a +2,74%. Prorogata l’emergenza per la terza corsia, Serracchiani commissario
Un'immagine d'archivio dell'autostrada A4 Trieste-Venezia. ANSA/ US - AUTOVIE VENETE ++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY++
Un'immagine d'archivio dell'autostrada A4 Trieste-Venezia. ANSA/ US - AUTOVIE VENETE ++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY++

TRIESTE. Il 2018 si aprirà con l’aumento delle tariffe autostradali sulla rete di Autovie, dopo il congelamento dei pedaggi attuato dalla stessa concessionaria nel 2015. I costi per automobilisti e autotrasportatori saliranno dell’1,88%: un ritocco compreso fra 10 e 30 centesimi, che tuttavia non scatterà sulle percorrenze più brevi per effetto del meccanismo di arrotondamento. Secondo un decreto del ministero dei Trasporti del 2001, infatti, i prezzi vanno arrotondati per difetto a zero quando l’innalzamento è compreso nei 5 centesimi, mentre vanno portati per eccesso a dieci quando l’incremento supera i 5.

I pericoli della A4, caso in consiglio
Udine 19 agosto 2017 Situazione del traffico sull'autostrada A4 e A23, Area di sosta Gonars Nord, intervento ausiliare del traffico Chrisian Levan, Sala Operativa e Paolo Sartelli. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone


L’aumento resta al di sotto di quello medio dei pedaggi sulla rete autostradale italiana, che come spiegato dal ministero dei Trasporti sarà del 2,74% dall’1 gennaio. Balzo record per i 31 chilometri della concessionaria Rav, Aosta Ovest-Morgex, +52%. Tra gli aumenti più significativi anche il +13,91% per Milano Serravalle-Milano Tangenziali e il +8,34% della Torino-Milano. Salassi legati in molti casi a cause giudiziarie e lavori di ristrutturazione. Autostrade per l’Italia ha annunciato che dal 2018 l’adeguamento tariffario di competenza sarà pari all’1,51%. L’incremento (la metà rispetto al +3,02% disposto dal gruppo Sias, il principale gruppo autostradale del NordOvest controllato dal gruppo Gavio), include il recupero del 70% dell’inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati.

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Tornando agli aumenti sulla rete di Autovie, la concessionaria in una nota spiega che «la formula utilizzata per il calcolo dei pedaggi è quella del “price cap”, che comprende il recupero dell’inflazione programmata più una serie di variabili legate alla qualità del servizio, alla pavimentazione e al tasso di incidentalità, alle quali si aggiunge quella correlata al livello degli investimenti». Non tutto l’incasso resta ad ogni modo nelle tasche della concessionaria, tenuta a versare il 2,5% ad Anas e il corrispettivo dell’Iva allo Stato, accantonando poi ulteriori e cospicue quote a copertura degli investimenti e delle spese di manutenzione. In quest’ultima voce rientrano le voci più varie: impianti tecnologici, riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o ripulitura dalla neve, potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale.


Nella giornata delle nuove tariffe, il governo decide a sua volta di prorogare per un anno ancora lo stato d’emergenza per l’autostrada A4 e dunque anche la figura del commissario delegato per l'emergenza del traffico e della mobilità nella tratta Quarto d'Altino-Trieste e nel raccordo autostradale Villesse-Gorizia. Il ruolo è oggi ricoperto dalla presidente Debora Serracchiani, che deterrà dunque la carica fino alla fine del proprio mandato in Regione, lasciando poi l’onere a chi le subentrerà dopo le elezioni di aprile. Serracchiani definisce il posticipo «tempestivo» e opportuno per «proseguire senza soluzione di continuità tutti i lavori sulla terza corsia». Per il commissario «la proroga consentirà ad Autovie di continuare a disporre del finanziamento ottenuto dalla Banca europea per gli investimenti e dalla Cassa depositi e prestiti, evitando le prevedibili difficoltà amministrative derivanti da un rientro al regime ordinario».

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Un’autostrada austriaca (archivio)


«La società concessionaria – aggiunge la governatrice del Fvg – potrà proseguire col ritmo attuale nella conduzione degli appalti in corso, relativi al terzo e quarto lotto, per complessivi 420 milioni di euro e procederà nei tempi previsti con l'approvazione dei progetti esecutivi degli interventi rimanenti, relativi ai sub-lotti 2 e 3 del secondo lotto e del casello di Alvisopoli, per complessivi 551 milioni di euro».
 

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