Sala Bingo “alleggerita” di 20mila euro

Colpo notturno a pochi minuti dalla chiusura del locale di piazza Goldoni: ad agire è stato un uomo con un casco da motociclista, sapeva dove stava la cassaforte
La sala Bingo di piazza Goldoni (Foto Andrea Lasorte)
La sala Bingo di piazza Goldoni (Foto Andrea Lasorte)

L’altra notte, nella Sala Bingo di piazza Goldoni, è stato consumato un furto di denaro contante la cui cifra è stata provvisoriamente stimata in 20mila euro.

Sul posto, chiamata dai gestori del locale per il gioco d’azzardo, è intervenuta una Volante della Questura e, dal sopralluogo, è emerso che il ladro, introdottosi all'interno con modalità ancora in fase di accertamento, ha sfondato a calci una porta chiusa a chiave per poi impossessarsi del bottino, guadagnando successivamente la fuga da una porta di sicurezza posta sulla via delle Zudecche. Da parte del personale della Questura sono in corso le indagini per l'identificazione del responsabile del gesto. Un “colpo” che, a un’analisi più attenta, riserva qualche traccia o ipotesi investigativa meno generica.

Specificatamente, alcuni particolari nella condotta stessa del “colpo” notturno possono fare supporre che a compierlo sia stato qualcuno che conosceva bene l’ambiente e sapeva come muoversi senza andare incontro a problemi, almeno immediati. L’autore del “colpo” ha agito pochi minuti prima della mezzanotte, orario di chiusura al pubblico della sala Bingo, introducendosi nei locali senza destare sospetti nei presenti e senza che fosse notato dall’unica persona adetta alla vigilanza presente in quell’orario, all’interno del locale e non sulla porta.

L’uomo indossava un casco da motociclista, con tutta probabilità con l’intento di non essere riconosciuto dalle telecamere di sicurezza dell’edificio. Secondo la ricostruzione fornita in seguito dagli inquirenti, lo sconosciuto si è diretto senza alcuna esitazione nella stanza nella quale era posizionata la cassaforte che custodiva i proventi dell’attività della sala.

Un segno, quest’ultimo, che il malfattore conosceva molto bene le condizioni e le modalità di gestione degli incassi: o perché direttamente legato all’attività o perché informato da qualcuno che conosceva bene questi particolari.

Nel frattempo l’addetto alla sicurezza, che si sarebbe aggirato per motivi di lavoro nei locali interni, ancora non si sarebbe accorto che qualcosa di strano stava avvenendo.

Il ladro comunque a questo punto, come riferito, ha sferrato un calcio per aprire la porta della stanza con la cassaforte: quindi ha aperto la cassaforte prelevando l’ingente somma in contanti che vi giaceva dentro.

E qui nasce un “giallo nel giallo”, poiché dai rilievi è emerso che non c’è stato scasso sulla cassaforte, quindi il malfattore avrebbe utilizzato la chiave prelevandola dal luogo dove era custodita. Un particolare, questo, del quale erano a conoscenza pochissime persone, ovviamente legate all’attività lavorativa della Sala Bingo.

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