Sagrado, sentieri della Grande guerra Parte la sistemazione

SAGRADO. Nuova linfa nella riqualificazione degli itinerari della Grande guerra: ci sono i fondi per la manutenzione di tre percorsi-chiave del Carso isontino come Cippo Corridoni, Castelvecchio e la valle Mazzuchin. È stato infatti approvato in questi giorni il progetto esecutivo per la sistemazione dei sentieri carsici “Pit” (Progetto integrato territoriale) che riguarda 227 investimenti forestali non produttivi nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013.
Nel 2008 il Comune di Sagrado aveva approvato il Patto per lo sviluppo rurale del Progetto integrato territoriale (Pit Carso goriziano) che prevedeva la partecipazione dei Comuni di Fogliano, Doberdò del Lago, Ronchi dei Legionari e Savogna nominando comune capofila quello di Fogliano Redipuglia. Erano state coinvolte anche alcune aziende agricole per la richiesta di un contributo europeo per la realizzazione di lavori di sistemazione dei percorsi carsici per un importo complessivo di 69mila euro, di cui 50mila provenienti da fondi regionali e la parte restante a carico del Comune guidato da Elisabetta Pian.
I lavori consistono nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei percorsi identificati come detto nella valle Mazzuchin, nel Cippo Corridoni e nella località Castelvecchio. Nell’ambito del progetto è inoltre prevista la fornitura di arredo come tavoli, panche e cartellonistica che verranno posati sulle piazzole previste sui percorsi.
Il progetto è stato redatto dall'architetto pordenonese Annalisa Marini, specialista nell'elaborazione di progetti ambientali con inserimento di aspetti paesaggistici e naturalistici. Del suddetto patto fanno parte alcune aziende agricole del territorio: Paolo Gava a Colli di San Martino del Carso e Nadia Sgubin, azienda che peraltro proprio nell’ambito del progetto ha già completato e inaugurato l’agriturismo denominato “La Beccaccia” il località Boschini.
I percorsi interessati dalla manutenzione furono oggetto di ripetuti sanguinosi attacchi delle fanterie italiane, durante la terza e la quarta battaglia dell'Isonzo (ottobre e novembre del1915). Il 23 ottobre, dopo lunga e dura lotta, il 32° reggimento Fanteria (Brigata Siena) del quale facevano parte i volontari milanesi riuscì a porre piede per la prima volta nella cosiddetta Trincea delle Frasche; nell'impeto di quell'assalto cadde Filippo Corridoni.
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