Sagrado: San Michele, alle capre la manutenzione del verde
SAGRADO. Da un lato la manutenzione del verde affidata alle capre, dall’altro un percorso fatto di suoni e luci capace di trascinare il visitatore nella drammatica esperienza della trincea. Sostenibilità ambientale e tecnologia: gli opposti si incontrano nel futuro prossimo della zona monumentale del monte San Michele.
Alla fine dell’anno la Provincia di Gorizia cesserà di esistere e per l’ente che un decennio fa ha ideato il progetto “Carso 2014+” è tempo di pensare al passaggio di consegne. Per questo domani mattina incontrerà i portatori di interessi locali. I limiti dettati dal patto di stabilità hanno impedito il pieno sviluppo degli interventi entro l’orizzonte temporale del centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale, ma il processo di valorizzazione dell’area sacra del monte San Michele non si è mai fermato. Recuperate le cannoniere, ora l’attenzione è rivolta al museo a cielo aperto di Cima 3.
Nonostante le critiche legate a quello che da una parte è stato definito “disboscamento” e dall’altra “pulizia del verde”, i percorsi in via di completamente permetteranno ai visitatori di identificare in maniera netta i luoghi dove nel corso della Grande guerra persero la vita 100mila soldati.
Il bilancio del Comune di Sagrado non permetterà però all’amministrazione locale di spendere 20mila euro annui per lo sfalcio metodico di 65mila metri quadrati di terreno, così, per ridurre al massimo i costi di manutenzione e evitare che nel giro di pochi anni le piante ricoprano di nuovo trincee e camminamenti, laddove un secolo fa si sparava, domani brucheranno le capre.
«La Provincia – osserva la vicepresidente Mara Cernic – non potrà più sostenere le attività “soft”, così devono essere cercati altri assi di sviluppo». E l’utilizzo delle capre rientra nel ragionamento. Entro la fine dell’anno, oltre a completare il museo a cielo aperto, sul monte San Michele la Provincia interverrà per rifare i servizi igienici. A giorni verrà dato anche il via libera al progetto esecutivo per l’allestimento degli interni delle cannoniere.
L’intervento da 436mila euro - in gran parte finanziato dalla Camera di commercio - prevede la realizzazione entro febbraio di una piattaforma interattiva di grande impatto scenografico pensata per lasciare al visitatore la sensazione di essere stato in una trincea durante i combattimenti. A causa dei ritardi causati dal Patto di stabilità, sarà probabilmente affidato al ministero della Difesa, invece, l’appalto per il previsto intervento di ristrutturazione e rifacimento del Museo della Grande guerra.
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