Sagrado, c’è l’ok al nuovo Piano regolatore

SAGRADO. Sagrado ridisegna il suo futuro. E si accinge a varare piani particolareggiati di recupero per l'ex Torcitura, l'ex Fornace ma anche i siti bellici che insistono sul territorio comunale in area carsica.
Nell'ultima seduta del consiglio comunale è stato infatti approvato il Piano regolatore generale comunale (Prgc) del Comune di Sagrado.
Una veloce
cronistoria
Ecco una veloce ma assolutamente necessaria cronistoria per spiegare come si è arrivato all’ultimo atto, l’approvazione finale. Il 22 febbraio 2016 il consiglio comunale di Sagrado, a seguito delle direttive approvate, aveva adottato il nuovo Prgc. Il piano era stato pubblicato sul Bur a partire da marzo secondo i tempi previsti per eventuali osservazioni o opposizioni. A seguito delle osservazioni presentate dagli enti preposti e dai singoli cittadini l'ingegner Antonio Nonino, estensore del nuovo Piano regolatore, ha rielaborato il piano assumendo i contenuti delle riserve e proposto le azioni volte al superamento di alcune osservazioni.
L'ufficio tecnico comunale ha lavorato a stretto contatto con l'urbanista e ha predisposto la valutazione ambientale strategica. Le commissioni consultive comunali per l'urbanistica e per l'ambiente sono state consultate sia prima dell'adozione del piano sia dopo la fase di consultazione per rivedere i documenti rielaborati. «È stato un lavoro molto intenso e dettagliato - spiega il vicesindaco sagradino Marco Vittori - e che ha predisposto una pianificazione per il futuro improntata alla valorizzazione ambientale per uno sviluppo sostenibile dell'intero territorio comunale e soprattutto di quello carsico».
Il principio fondamentale - rimarca il rappresentante della giunta municipale - «è stato infatti quello di non utilizzare altro suolo per l'edificazione ma di recuperare le aree dei siti industriali dimessi e di promuovere con elementi incentivanti il recupero dei centri storici».
Si sono infatti elaborati piani particolareggiati per la zona dell'ex Fornace ed è stata zonizzata l'area dell'ex polveriera di Peteano, trasformandola da zona militare a zona agricolo boschiva in accordo con il demanio statale.
Ex torcitura
di Poggio
La zona del'ex torcitura di Poggio dovrà essere riqualificata con piano particolareggiato e per la ex cava Postir è previsto un ripristino ambientale secondo parametri ambientali molto restrittivi. Il piano promuove in particolare l'utilizzo agricolo del territorio con la possibilità anche di una ricezione di tipo turistico che recuperi gli edifici abbandonati. È stato predisposta inoltre per la prima volta una mappatura di tutte le trincee e manufatti della prima guerra mondiale insistenti sul territorio carsico al fine della loro salvaguardia, nell'ottica quindi di una valorizzazione dei beni ambientali e culturali che possano produrre reddito aggiuntivo agli abitanti del comune con la promozione di B&B. Si prevede anche la possibilità di realizzare un punto ristoro limitrofo alla zona monumentale del Monte San Michele. Particolare novità è stata quella di mappare tutti i centri storici con schede dettagliate delle caratteristiche di ogni edificio per la tutela dei manufatti storici promuovendo tuttavia la ristrutturazione degli stessi, classificando la zona come zona A, tale cioè da poter accedere a contributi regionali diretti. «Una rielaborazione dunque non solo del piano precedente, ma una promozione dello sviluppo futuro che trova anche in un regolamento adeguato alla nuova normativa uno strumento utile al lavoro dell'ufficio tecnico», conclude Vittori.
Luigi Murciano
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