Sagani: «Thomas è stato mio allievo, ha scelto di restare a bordo per aiutare lo staff»
TRIESTE «Thomas è un bravo ragazzo, appassionato del suo lavoro, che ha volontariamente deciso di restare a bordo, per dare una mano allo staff tecnico. È stato uno dei miei allievi, adesso si trova insieme al comandante. Conosco anche lui, è stato il mio secondo, tempo fa. Hanno scelto entrambi di continuare il loro impegno, finché la situazione non si stabilizza». Così parla Dino Sagani, triestino, comandante della Majestic Princess, regina dei mari che appartiene alla stessa compagnia della Diamond. E lui stesso potrebbe tra qualche mese salire a bordo della nave bloccata in Giappone, per riportarla alla sua piena funzionalità, anche se per ora non si conoscono modalità e tempistiche in merito.
«So che ha scelto di rimanere – prosegue Sagani, riferendosi al giovane triestino Thomas Madonia – per supportare il team presente, è un ottimo lavoratore. Si sentono tranquilli, non sono a contatto con i passeggeri, anche se naturalmente la situazione è “particolare”. Gli fa onore – sottolinea – il fatto di voler proseguire il servizio, in un contesto di questo tipo».
Il ragazzo viene descritto come una persona in gamba, già con diverse esperienze alle spalle. «Ha avuto alcuni contratti con la stessa compagnia – ricorda Sagani – e credo che al momento il personale tecnico si sia messo a disposizione, in attesa che tutto migliori. Non ho comunque alcun contatto diretto – precisa – con i colleghi che attualmente si trovano a bordo della Diamond. Ho sentito invece i genitori di Thomas al telefono». Sagani, che si trova a Trieste in questi giorni per un periodo di pausa, consce bene la Diamond e potrebbe essere chiamato a salire proprio a bordo del gigante dei mari nei prossimi mesi. «Per rimettere la nave in ordine servirà un gruppo di professionisti – dice –, per farla tornare operativa. Sono uno dei candidati, ho dato la mia disponibilità se la compagnia ne avrà bisogno, anche se – sottolinea – mi piacerebbe tornare sulla “mia” Majestic. Al momento però non so quale sarà la prossima destinazione, anche su questa nave alcuni itinerari sono stati cancellati, vedremo cosa accadrà, ma se mi chiederanno un supporto – ribadisce – di sicuro sarò pronto. Sono in costante collegamento con gli uffici della compagnia, alla quale spetta naturalmente la decisione. Sarei dovuto ripartire nuovamente a breve per riprendere l’itinerario consueto, questa situazione ha sballato tutto ciò che era stato pianificato. Attendo nuove notizie e, come detto, mi metto a disposizione della compagnia. Sulla Diamond – prosegue – servirà procedere probabilmente con un massiccio intervento di sterilizzazione e poi bisognerà rimettere la nave “in linea”, renderla quindi funzionale, esattamente come prima. Avrei un corso da seguire in Olanda tra qualche settimana – aggiunge – ma forse la mia presenza sarà richiesta in Giappone, nel frattempo anch’io, come tutti, seguo con attenzione gli sviluppi della situazione, sperando che si risolva in tempi brevi».
Thomas Madonia si è diplomato all’istituto Nautico di Trieste nel 2013, come ricordano anche dalla scuola, ha poi proseguito la carriera come tanti studenti, imbarcandosi sulle navi, con i mesi di formazione obbligatori, fino a raggiungere l’attuale qualifica di terzo ufficiale. Un percorso a cui molti giovani aspirano, che permette di stare a stretto contatto con il mare e di viaggiare in tutto il mondo. «Ha concluso i suoi studi qui nell’anno scolastico 2012/2013 – racconta la dirigente scolastica Donatella Bigotti –. Non l’ho conosciuto però, sono arrivata al Nautico successivamente. Anche noi stiamo seguendo quello che sta accadendo – dice ancora –: abbiamo saputo che è a bordo dalle notizie che ormai si sono diffuse rapidamente. Speriamo che tutto si concluda positivamente, intanto è importante sapere che sta bene». —
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