Sabbioncello, il ponte cresce ma mancano le vie d’accesso
ZARA Sono entrati nel vivo i lavori di costruzione del gigantesco ponte di Sabbioncello (Pelješac), nella Dalmazia meridionale, progetto del valore di 280 milioni di euro, di cui l'85% è stato messo a disposizione a fondo perduto dall'Unione europea. È cominciato, infatti, il posizionamento dei primi piloni della struttura, piloni lunghi 74 metri e conficcati nel fondale marino. «Sono lavori preliminari – afferma Jeroslav Šegedin, direttore dell'impresa pubblica Hrvatske ceste, investitore dell'opera - vogliamo sincerarci della qualità del lavoro delle maestranze e dei macchinari dell'impresa appaltatrice, la cinese China bridge And Road Corporation. Il risultato è finora ottimo e ciò fa ben sperare che il consorzio cinese possa rispettare i termini di consegna fissati, con il ponte che dovrebbe venire ultimato entro la fine del 2021».
Intanto sono in viaggio dalla Cina, naturalmente via mare, altri 26 pilastri, che dovrebbero arrivare a Sabbioncello la settimana prossima, mentre 20 piloni sono in attesa d'imbarco. L'approntamento del megaponte, come risaputo, è stato affidato tramite gara internazionale al predetto colosso cinese la cui offerta era stata di 280 milioni di euro, contratto firmato il 23 aprile dell' anno scorso. In base a quanto sottoscritto, i circa 650 lavoratori impegnati nella costruzione (la gran parte arriva dalla Cina) dovranno consegnare la struttura nell'estate del 2021. Se l'apprestamento del ponte non sta finora dando grattacapi alle autorità croate, quello che preoccupa sono le due strade d'accesso, per un totale di 30 chilometri, per le quali ci sono state delle battute d'arresto a causa dei ricorsi avanzati. Le arterie d'accesso comprendono anche per una lunghezza di 18 chilometri la costruzione della Tangenziale di Stagno, che a sua volta annovera la realizzazione di un ponte. Intervistato dai media, il governatore della Regione raguseo–narentana, Nikola Dobroslavić ha espresso la speranza che la Dalmatina, l'autostrada che allaccia Zagabria e la regione dalmata, sfiorerà il ponte di Sabbioncello per poi dirigersi verso Osojnik, nei pressi di Ragusa (Dubrovnik), dove uscirà dalla Croazia per poi procedere verso Montenegro, Albania e Grecia.
Parliamo insomma dell'Autostrada adriatico–ionica, progetto molto caro a Bruxelles e ai Paesi interessati. Tornando all'imponente struttura di Sabbioncello, che collegherà l'omonima penisola e la dirimpettaia costa dalmata, scavalcando il corridoio di Neum (l'unico corridoio marittimo della Bosnia ed Erzegovina), la sua lunghezza sarà di 2 chilometri e 400 metri, avrà 4 corsie e risulterà appeso ad un'altezza di 55 metri dal mare. Il clou dei lavori si avrà dalla metà di quest'anno fino al termine del 2020, quando il cantiere comprenderà 400 occupati, con altri 250 impegnati nella produzione di acciaio. —
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