Saba riavrà la sua pipa e anche il bastone
Umberto Saba e Nazario Sauro, il poeta e il patriota, costretti a condividere lo stesso destino. O perlomeno la stessa determina del Comune di Trieste che stanzia 12mila 322 euro per il restauro delle due statue di bronzo. È una delle ultime volontà del direttore dei Musei civici di storia e arte di Trieste Maria Masau Dan prima della pensione.
Alcuni mesi fa la superdirettrice ha pensato di affidarsi al restauratore di obici e cannoni della collezione del museo de Henriquez, ovvero la ditta Mauro Vita di Roveredo in Piano (Pn), per un restauro a prova di vandali e di bambini. E già che c’era, alla martoriata statua di Saba di via Dante (a pochi metri dalla libreria antiquaria), opera di Nino Spagnoli, ha aggiunto quella di Nazario Sauro di piazzale Marinai d’Italia (antistante la Stazione Marittima). «È un’altra mia fissazione. È tutta sporca. Mi piacerebbe pulirla nell’anno della Grande Guerra». E così sarà. «Le statue bronzee di Umberto Saba e di Nazario Sauro, dei Civici musei di storia ed arte, necessitano urgentemente di un intervento di pulizia, conservazione e restauro, anche alla luce di un recente atto vandalico alla statua di Umberto Saba che ha causato la perdita della pipa presente a livello di bocca e la rottura del bastone in mano», si legge nella determina dello scorso 13 gennaio.
«La statua di Saba sconta alcuni difetti di progettazione. È stato dato un incarico per un restauro che cerchi di risolvere una volta per tutte questi problemi. Un incarico che va in parallelo a quello al monumento di Nazario Sauro che sarà il primo a partire a breve. Vorrei inaugurarlo assieme al Museo della Civiltà istriana di via Torino» spiega l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari che non ammette di non amare troppo le statue che camminano di Spagnoli (oltre a Saba ci sono Svevo e Joyce), le “statuette” volute dall’assessore Franco Bandelli negli anni d’oro della giunta Dipiazza. «Il povero Saba, come le altre statue, sconta una visione eccessivamente naturalistica dell’artista. Un passo verso l’Ottocento. Esistono maniere più efficaci, alte e attuali per onorare queste figure letterarie», aggiunge l’assessore. Non è sufficiente che le “belle statuine” servano come sfondo alle foto ricordo dei turisti. «Meglio allora cartapesta» aggiunge sarcastico Tassinari che non si sottrae al compito di ridare a Saba il bastone e la pipa.
La ditta scelta per l’operazione è quella di Mauro Vita che ha rimesso a nuovo i cannoni del de Henriquez. «Sulla statua di Saba è prevista la fusione in bronzo della pipa e suddivisione in due elementi, il bocchino e il resto del corpo del manufatto, saldatura del bocchino direttamente alla statua e fissaggio del resto della pipa con perno e con resina epossodica, patinatura con agenti ossidanti; rinforzo della parte interna del bastone e risaldatura lungo le rotture e sul punto d'appoggio - si legge nella determina comunale -. Sulla statua bronzea di Nazario Sauro invece è prevista l'asportazione dell'ossido di rame dal basamento in pietra mediante l'applicazione di sostanze complessantio, sale bisodico Edta bisodico, protezione materiale litoide, lavaggio con acqua distillata addizionata di tartrato di potassio». Un restauro a prova di bomba.
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