Ryanair investe 1 miliardo sull’Italia: 44 nuove rotte

Previsti 2.250 posti di lavoro. La risposta della low cost dopo lo stop alla stangatina del governo. Piani anti-Brexit
Un aereo della Ryanair a Ronchi
Un aereo della Ryanair a Ronchi

TRIESTE. Ryanair investirà nel 2017 un miliardo di dollari sull’Italia promettendo la creazione di 2.250 posti di lavoro. Il piano, presentato dall'amministratore delegato Michael ÒLeary al ministero dei Trasporti, prevede l’impiego di una decina di nuovi aerei su 44 nuove rotte.

Ryanair ringrazia così il governo italiano che ha deciso di congelare l'aumento di 2,5 euro a passeggero dei diritti di imbarco introdotto in primavera per finanziare il pagamento degli ammortizzatori sociali ai dipendenti del settore. La stangatina sulle compagnie low cost aveva provocato la brusca reazione di O'Leary che aveva annunciato la riduzione dell'operativo in Italia e il taglio delle rotte su alcuni aeroporti come Pescara e Alghero.

Ora il manager ha fatto retromarcia: continueranno i voli su Pescara mentre per Alghero dice che si deve prima «aspettare la conclusione del processo di privatizzazione dell'infrastruttura ma pensiamo che si potrebbe riprendere a novembre o dicembre».

Trieste: più voli per Londra. A orari più scomodi
Il Tower bridge a Londra

Sospiro di sollievo del ministro dei trasporti Graziano Delrio che plaude al piano e al contributo che può dare all'economia: «2.250 posti di lavoro e un miliardo di investimenti non sono scherzi, sono cose importanti. É un segno di fiducia nell’Italia che ci consola molto». «Lo sviluppo del trasporto aereo costituisce un obiettivo primario per coadiuvare la crescita economica dell'intero sistema Paese», incalza il presidente dell'Enac Vito Riggio.

ÒLeary ha spiegato che si tratta di un investimento totalmente nuovo: quel miliardo di dollari era precedentemente allocato su Spagna, Polonia e Grecia ed è stato ora spostato sull'Italia. Sono 21 le nuove rotte previste per rafforzare la presenza negli aeroporti di Roma e Milano mentre 23 riguardano gli scali regionali (compresa Trieste). Ryanair prevede l'anno prossimo di arrivare a 117 milioni di passeggeri su tutto il proprio network che in Italia crescerà del 10%.

Riparte il traffico passeggeri a Ronchi

La mossa di Ryanair rappresenta un cambio di strategia per ammortizzare gli effetti della Brexit. Il boss della compagnia low-cost, che si era attivamente impegnato contro il divorzio britannico da Bruxelles, oggi è deciso a non puntare più solo sul suo hub di Londra, rappresentato dall'aeroporto di Stansted, ma di investire anche negli scali delle altri capitali europee.

«Non investiamo in Italia per colpa della Brexit - ha puntualizzato ieri - ma perché crediamo nel mercato italiano, che è un mercato che ci dà la possibilità di operare in maniera più efficiente e più efficace». Di fatto nel settore delle compagnie low cost molte regole dovranno essere rinegoziate.

Già nei mesi scorsi le principali compagnie si era dette preoccupate. easyJet aveva parlato di «misure più restrittive per l'aviazione e aumento delle tariffe» mentre Ryanair aveva addirittura messo sul muso dei suoi aerei il messaggio anti Brexit: «Vote Remain in Europe». Ora i vettori cercano protezione in Europa prima che sia troppo tardi.

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