Russo, appello anche a Paoletti «Un vero manager in Porto»

Dopo che la presidente in carica ha detto di sperare in una riconferma al vertice dell'Authority, il senatore triestino del Pd invita a dire basta, una volta per tutte, «alle poltrone per gli amici degli amici»
Il senatore triestino Francesco Russo
Il senatore triestino Francesco Russo

Stavolta il senatore del Pd Francesco Russo estende il proprio appello anche al presidente della Camera di comemrcio Antonio Paoletti: «Eleggiamo come prossimo presidente dell’Autorità portuale un manager competente, preparato e slegato dalla politica.» L’intervento di Russo fa seguito a una dichiarazione che Marina Monassi, oggi numero uno dell’Authority, ha rilasciato domenica a margine dell’Open day in porto. Monassi, il cui mandato scade nel gennaio 2015, riguardo a una propria ricandidatura ha affermato: «Ci spero tanto, speriamo che me la cavo. É difficile, vediamo.»

«Leggo che Marina Monassi - ha scrive Russo in una nota - spera di essere riconfermata, per la terza volta, alla guida dell’Autorità Portuale. Capisco l’ambizione personale di chi, negli ultimi vent’anni, è sempre riuscita ad ottenere incarichi di prestigio anche grazie a importanti legami con una certa politica. Personalmente - prosegue il senatore democratico - credo che, dopo due mandati da Presidente (da sommare a quelli da segretario generale) e dopo quasi 20 anni all’interno dell’Autorità Portuale, per Trieste, sia giunto il momento di un cambiamento radicale».

La presidente uscente dell'Autorità portuale triestina, Marina Monassi
La presidente uscente dell'Autorità portuale triestina, Marina Monassi

«Ma soprattutto credo - aggiunge - che il tempo delle poltrone tenute in caldo per gli amici degli amici deve finire: è ora di selezionare manager pubblici competenti, preparati e slegati dalla politica. E lo dico ovviamente in primo luogo al mio partito, il Pd.»

Va rilevato che nonostante se ne parli da anni e proposte di legge siano già pronte, per le Autorità portuali rimane in vigore la legge 84 del 1994 che prevede che il presidente venga nominato «previa intesa con la Regione interessata, con decreto del Ministro dei trasporti nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla Provincia, dai Comuni (nel nostro caso quelli di Trieste e di Muggia, ndr.) e della Camera di commercio.»

«Lancio un appello - annuncia Russo - che spero possa essere accolto prima di tutto dal sindaco Cosolini e dalla presidente della Provincia Bassa Poropat. Si affidino, per trovare il profilo del prossimo presidente dell’Autorità Portuale, a una società esterna che selezioni profili di altissimo livello: manager di grandi capacità, con esperienza internazionale, abituati a ragionare sui risultati concreti e soprattutto slegati dalla politica e dalle piccole beghe di quartiere che rischiano di rendere Trieste sempre più provinciale e marginale».

A questo punto però il senatore del Pd alza il tiro: «Estendo questo appello anche a tutti i consiglieri comunali, provinciali e al Presidente Paoletti a cui compete la scelta del terzo nome da indicare al Ministro delle Infrastrutture. Al numero uno della Camera di Commercio in particolare dico che è davvero giunto il momento di dare un taglio netto con il passato e di fare insieme questa grande opera di trasparenza che, sono convinto, sarebbe apprezzata da tutti i cittadini, a prescindere dalla loro “fede” politica. La richiesta, in fondo, è molto banale. Diamo spazio alla meritocrazia: sia una società esterna, al di sopra di ogni sospetto, a selezionare la terna di candidati da presentare al Ministro delle Infrastrutture. E se Marina Monassi crede di essere la più brava e la più preparata - conclude Russo - presenti pure il proprio curriculum. Sapendo, però, che questa volta la valutazione sarà fatta da arbitri imparziali e non dai soliti amici degli amici». (s.m.)

 

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