Ruspe di nuovo in azione sulla rotonda di Pola
POLA. Dopo la cerimonia del via alle ruspe, niente: per l'avvio dei lavori veri e propri si dovrà attendere ancora una settimana. È stato lanciato insomma con anticipo eccessivo l'appello agli automobilisti a fare attenzione al nuovo regime di traffico e a circolare solo lungo la corsia della grande rotonda nel rione di Siana, la porta principale dalla quale si entra e si esce dalla città. Alla fine l'importante è cominciare. Ci riferiamo alla costruzione del sistema di drenaggio delle acque meteoriche mirato a evitare l'allagamento di quest'area della città a ogni pioggia abbondante. I mezzi meccanici tornano dunque nella rotonda a distanza di tre anni, cioè dalla sua apertura al traffico.
La ovvia domanda è: ma non si poteva risolvere la questione del drenaggio già al tempo della costruzione della rotonda stessa? È stato tentato, però il collettore principale di Via della 43esima divisione istriana cui è allacciata la rotonda non è in grado di smaltire in tempi brevi tutta l'acqua, per cui si è optato per un'altra soluzione il cui costo a dire il vero non è da poco: 4,8 milioni di euro, che vanno a carico dell'Azienda idrica di Stato. La durata dei lavori si prospetta abbastanza lunga: 18 mesi durante i quali sarà agibile appunto solo la corsia esterna della rotonda visto che quella interna verrà occupata dai mezzi meccanici. La costruzione del sistema avverrà in due fasi distinte: nell'area interna sarà creato un bacino di ritenzione delle acque piovane che permetterà di trattenere quelle in eccesso fino a 48 ore per rilasciarle gradualmente nel sistema fognario. La gradualità permetterà di prevenire il sovraccarico e la fuoriuscita dei liquami fognari in superficie dai tombini. Per la precisione sarà costruito un sistema di vasche e di condutture analogo a quello dei vasi comunicanti.
La seconda fase riguarderà la cura dell'estetica dell'interno della rotonda. Allo scopo è stato chiamato in causa il noto light designer polesano Dean Skira, quello che ha illuminato le gru del cantiere Scoglio Olivi, che ha già elaborato il progetto in collaborazione con gli architetti Leonid Zuban e Dino Krizmani„. Skira ha anticipato che lungo la fascia circolare della rotonda sarà incastonata una costruzione in acciaio, una specie di corona, con 340 pali sporgenti che rilasceranno vapore acqueo e fasci di luce in varie tonalità per creare atmosfere ed effetti sempre diversi.(p.r.)
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