Rush finale in Regione per 18 supernomine
TRIESTE. Gli aspiranti sono 234, le poltrone molte meno: 11 a Palazzo, 6 in sanità, una all’Arpa. La partita delle 18 nomine di fine anno si definirà nei primi giorni della prossima settimana, quando assessori e commissioni esaminatrici stenderanno le graduatorie. Il grande giorno delle delibere in giunta dovrebbe essere venerdì 19 dicembre.
Entro il 31 la Regione deve rinominare i direttori centrali, i vertici del servizio sanitario rimodellato dalla riforma Serracchiani-Telesca e il dg dell’Arpa dopo l’uscita di scena di Lionello Barbina. Alcuni candidati hanno partecipato alle prove selettive sia per la partita sanità che per quella dell’Agenzia dell’ambiente. A comparire in entrambi gli elenchi sono in 14: il direttore degli Ospedali Riuniti di Trieste Francesco Cobello, i dirigenti della Provincia di Udine Valter Colussa e Daniele Damele, il direttore sanitario della Casa di cura San Giorgio di Pordenone Giovanni Del Ben, il direttore amministrativo del Burlo di Trieste Stefano Dorbolò, il direttore del dipartimento provinciale di Udine dell’Arpa Giorgio Mattassi, il dirigente del Centro di giustizia minorile per la Sicilia Angelo Meli, il direttore amministrativo della Ass 4 Medio Friuli Saverio Merzliak, il direttore dell’Osmer Fvg Stefano Micheletti, il dirigente della Provincia di Trieste Pierpaolo Olla, il direttore Marketing sociale della Ass 3 Alto Friuli Olga Passera, il direttore della Consulta d’ambito per il servizio idrico dell’ambito interregionale Lemene-San Vito al Tagliamento Renato Villalta, il reggente della direzione centrale per l'attività amministrativa dell’istituto nazionale di statistica Paolo Weber e il dg dell’Arca Lombardia Luciano Zanelli. Manager che si tengono aperte le due strade o che comunque gradiscono far parte di entrambi gli elenchi.
Molto più nutrito quello della sanità. La giunta ha approvato la lista, in rigoroso ordine alfabetico – da Alessandrini Francesco a Zuccherelli Danilo –, dei 177 idonei alla nomina di dg di aziende ed enti nel quadro della riforma operativa dal primo gennaio 2015. In realtà, ad avere chances dovrebbero essere solo i 112 che si sono presentati a Udine al test scritto di autovalutazione del 10 novembre. Non mancano professionisti provenienti da fuori regione, a partire dal più apprezzato dg del servizio sanitario veneto, il numero uno dell’Azienda ospedaliera di Padova Claudio Dario. Gli uscenti sperano nella riconferma (escluso Giorgio Ros della Ass 4, in età di pensione), ma toccherà alla commissione formata da Lorenzo Sommella, designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Francesco Longo dell’università Bocconi e Massimo Romano, direttore Area Risorse umane ed economico-finanziarie della direzione Salute, indicare alla giunta i 2 commissari delle Aou di Trieste e Udine e delle rispettive territoriali, i dg delle altre 3 ex Ass e del nuovo Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi. I vertici di Burlo e Cro, in scadenza a primavera, saranno rinnovati tra qualche mese viste le uscite dei pensionandi Mauro Melato e Piero Cappelletti.
Commissione al lavoro (Bruno Della Vedova, docente di Geofisica applicata all’università di Trieste, Adele Maggiore, direttore sanitario della Ass 1 Triestina, Guido Nassimbeni, docente di ingegneria gestionale all’università di Udine) anche per l’individuazione del nuovo dg dell’Arpa (46 gli aspiranti), mentre tutto interno alla giunta è il valzer dei direttori centrali (11 nomine). Sempre più forti le indiscrezioni che vorrebbero la riconferma del ragioniere generale Paolo Viola, del segretario generale Daniele Bertuzzi, dei direttori della sanità Adriano Marcolongo, della cultura Anna Del Bianco, delle infrastrutture Magda Uliana, delle attività produttive Franco Milan, e tre proroghe per Ruggero Cortellino al lavoro, Dario Danese all’ambiente e Claudio Kovatsch all’Ardiss, tutti e tre vicini alla pensione. Ancora in corso di valutazione il futuro del direttore della Protezione civile Guglielmo Berlasso e del direttore delle autonomie Antonella Manca. Sempre a Palazzo la giunta, su proposta di Paolo Panontin, è intervenuta aggiornando l’elenco delle Posizioni organizzative (il totale è ora di 147) dopo l’aggiunta, lo scorso novembre, di 5 nuovi “incarichi speciali”, ma anche alla luce della spending review che ha ridotto del 10% le Po di fresca istituzione.
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