Rudolph, Vixen, Cupid e le altre renne volanti che trainano la slitta più “buona” del mondo
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre Babbo Natale si affida ai suoi aiutanti per consegnare i doni natalizi ai bambini di tutto il mondo, ovvero alle sue fidate renne volanti che trainano la slitta. La leggenda non tralascia nemmeno queste figure, magiche a tutti gli effetti e capaci di trovare sempre la casa dei bimbi che le attendono: classicamente sono nove e ciascuna ha il proprio nome e il proprio profilo.
I nomi delle renne, apparsi per la prima volta nel poema statunitense “A Visit from St. Nicholas” del 1823, sono: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donner e Blitzen (traducibili in italiano come Cometa, Ballerina, Saltarello, Donnola, Cupido, Donato, Freccia e Fulmine). Due di questi otto nomi, Donner e Blitzen, sono particolari, infatti hanno origine nelle parole tedesche chi significano, rispettivamente, il tuono e il fulmine. Infine c’è Rudolph, il quadrupede più famoso della squadra di Santa Claus, che “guida” il gruppo e, grazie al suo naso rosso e luminoso, trova sempre il tragitto corretto; questo personaggio è stato creato dalla penna dello scrittore Robert L. May nel 1939.
Dal dialogo tra fantasia e realtà, nascono le attività organizzate per i turisti in Lapponia, luogo in cui Babbo Natale avrebbe dimora. A Rovaniemi, capitale delle Lapponia situata nel nord della Finlandia, si trova il Santa Claus Village e, nel suo raggio, l’Ufficio postale del vecchietto barbuto vestito di rosso: qui si programmano, oltre a visite guidate e altri servizi, gite a bordo delle slitte trainate dalle renne nelle zone boschive. Il periodo più indicato per questa esperienza è da metà novembre ai primi di aprile, quando si deposita la neve perenne. Valore aggiunto è la possibilità di ammirare l’aurora boreale, fenomeno naturale che si verifica anche in questi posti.
Ritornando alle renne di Babbo Natale raccontate dalla letteratura, in molti si sono chiesti se sono femmine o maschi. Una delle possibili risposte è stata fornita dall’Alaska Department of Fish and Game: gli animali rappresentati sarebbero delle femmine. Il maschio solitamente perde le corna nei mesi invernali, mentre la femmina in quelli primaverili. E, visto che nelle raffigurazioni popolari tutte ne sono provviste, sarebbero necessariamente di sesso femminile. A questa teoria però se ne aggiunge un’altra della University of Alaska Fairbanks: le renne di Babbo Natale sarebbero in realtà dei castrati perché più forti rispetto alle femmine e quindi più adatti a trascinare pesi, come la slitta. Alcuni però aggiungono che, in certi casi, i maschi mantengono le corna fino al 24 dicembre. Insomma il mistero resta. —
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