Rubati 600 litri di gasolio alla Esso

Vittima del furto il titolare della stazione di servizio di via Trieste: «Siamo già alla fame. Non ci voleva»
Di Francesco Fain

«Ci mancava pure questa». Fabio Zanetti, titolare della stazione di servizio Esso di Trieste, uno dei benzinai “in prima linea” (dormì in tenda in piazza Vittoria assieme a un collega), non sa più a che santo votarsi. È rimasto, infatti, vittima di un furto. Non bastasse la crisi che ha ridotto in ginocchio un’intera categoria, non bastasse la politica aggressiva dei prezzi effettuata dai concorrenti sloveni (favorita da un carico fiscale inferiore), oggi deve fare i conti anche con i ladri: ladri di gasolio.

Nella notte fra giovedì e venerdì, infatti, ignoti hanno prelevato dalla sua stazione di servizio 600 litri di gasolio per un danno economico che si aggira attorno ai 900 euro. Zanetti ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti alla Polizia. Purtroppo, l’impianto è sprovvisto di telecamere: quindi, gli inquirenti non saranno favoriti nelle loro indagini dalle immagini dell’impianto di telesorveglianza.

I fatti. Giovedì sera, alle 19, il titolare della stazione di servizio ha chiuso il distributore, essendo terminato l’orario di apertura. Il giorno successivo, l’amara sorpresa. «Alle 7.20 di venerdì, alla riapertura dell’attività, mi sono accorto - racconta Zanetti - che ignoti avevano asportato dalla cisterna interrata sottostante l’area di servizio 600 litri di gasolio, che posso quantificare per 900 euro circa. Ciò posso affermarlo con assoluta certezza in quanto è stata effettuata una verifica da parte della stessa società Esso che mi ha comunicato anche che il furto è avvenuto fra le 22.30 del 17 settembre e le ore 23.30 successive. La verifica effettuata grazie al controllo automatico del computer dell’ente gestore che lavora tramite la connessione satellitare. Posso affermare inoltre che la copertura di ghisa del serbatoio l’ho trovata regolarmente chiusa e in perfette condizioni senza alcun danneggiamento: pertanto, il furto deve essere stato perpetrato da persone esperte». Queste sono le testuali parole che vengono riportate anche la denuncia.

Il resto sono, poi, considerazioni: considerazioni amarissime per una situazione che ha portato un intero settore (quello dei titolari delle stazioni di servizio) al limite della sopravvivenza. «Il furto cui sono stato vittima deve essere un monito anche per i miei colleghi che navigano in cattive acque come tutti in questo specifico comparto. Non vorrei ci fosse una banda che ha individuato la nostra città per commettere questa tipologia di furti. Forse, è il caso di tenere gli occhi ben aperti». Ma non sarebbe utile, alla luce di questi rischi, dotarsi di un impianto di videosorveglianza? «Sarebbe un’ottima idea - risponde Zanetti - ma chi le paga le telecamere. Già il volume d’affari è ridotto all’osso. Già da qualche anno non ho più dipendenti e pure il sottoscritto è di... troppo: l’attività non basta nemmeno a garantire la mia sopravvivenza».

Aggiunge il benzinaio: «Questi soldi non li recuperò mai: oggi mi ritrovo con 900 euro in meno. La situazione nel nostro settore sta peggiorando nel disinteresse pressochè totale. Attendiamo ancora notizie dal sindaco che si era impegnato per arrivare all’attuazione della fascia zero...».

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