Rubate a Palmanova le offerte dei fedeli

PALMANOVA. Furto in canonica a Palmanova. Spariscono le offerte dei fedeli dalla cassaforte e monili d’oro dalla camera dell’arciprete. Un bottino di 6mila euro in contanti più orologi e monili di valore
I carabinieri della città stellata stanno indagando per trovare i tre malviventi che, presumibilmente, hanno messo in atto il furto. La vicenda è stata raccontata dallo stesso monsignor Angelo Del Zotto che intorno alle 19 di giovedì ha sporto denuncia del furto subito ai carabinieri. Dunque, giovedì pomeriggio, verso le 15, si è presentato in canonica un giovane, dal chiaro accento straniero, accompagnato da altri due coetanei chiedendo di avere un colloquio con l’arciprete. Monsignor Del Zotto ha accompagnato l’uomo in una stanza attigua al suo ufficio mentre gli altri due sono rimasti in attesa in anticamera.
Lo straniero ha chiesto aiuto al prelato e questi gli ha consegnato 20 euro. Usciti dalla stanza però non hanno più trovato gli altri due, che se n’erano andati, o magari si erano ben nascosti, ma Del Zotto non ci aveva fatto caso. Il prete era poi rimasto in canonica fino alle 17 per disbrigare dei lavori d’ufficio, poi se n’era andato per ritornarvi intorno alle 18.30. A questo punto si è accorto che la porta posteriore che dà nel cortile era aperta, fatto strano in quanto resta solitamente chiusa. Da qui i sospetti e la verifica di quanto era successo.
Nessuna effrazione o disordine particolare, ma solo cassetti semi aperti e cassaforte alleggerita. Dalla ricostruzione dei fatti, i ladri si sono portati prima nella camera di don Angelo, dove si sono impossessati di due orologi, una catenina d’oro e soprattutto delle chiavi di riserva della cassaforte dello studio di Del Zotto. I 6mila euro in contanti, frutto delle offerte di un lungo periodo, che di solito vengono depositate in banca a scadenze regolari, avevano preso il volo come pure un paio d’orecchini d’oro, anche questi offerti dai fedeli e un libretto d’assegni personale dell’arciprete.
I carabinieri della compagnia di Palmanova sono già sulle tracce dei tre, anche in base alla descrizione dei loro tratti somatici descritti da don Angelo. Allorché verranno rintracciati si appurerà se effettivamente sono stati questi gli autori del furto, come sembra dalla dinamica dei fatti, o se ipoteticamente qualcun altro si sia introdotto in canonica dalla porta posteriore.
Questo misfatto merita però un' ulteriore considerazione per la comunità di Palmanova. La canonica di piazza Grande è praticamente attigua al palazzo che fino a due giorni fa ospitava il comando e la compagnia dei carabinieri. Poche ore dopo il loro trasferimento all’ex Tribunale di borgo Udine, infatti, ecco il primo atto criminoso consumato in piazza.
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