Rubata l’alabarda di Tergeste, la statua in piazza Unità a Trieste. Pili rovinati, la Soprintendenza chiede un sopralluogo

Rubato il simbolo della città ma il monumento che ricorda anche i Caduti del ’53 attende un restauro: l’assessore Giorgio Rossi mercoledì si è mosso contattando la Soprintendenza per un sopralluogo

Gianpaolo Sarti
A sinistra Tergeste integra e a destra come si presenta adesso, senza alabarda dopo il furto Foto Andrea Lasorte
A sinistra Tergeste integra e a destra come si presenta adesso, senza alabarda dopo il furto Foto Andrea Lasorte

La turista straniera che ieri mattina era intenta a scattare la foto della città davanti a uno dei due pili portabandiera di piazza Unità non sapeva che la statua raffigurante la donna con i seni nudi, i fianchi generosi e il cartiglio con inciso “Tergeste”, è senza l’alabarda.

Vedeva il monumento, inaugurato il 24 maggio 1933, che ricorda gli autieri e lo sbarco del 3 novembre 1918. L’Italia a Trieste. La turista vedeva l’asta che ancora rimane, ma non l’alabarda rivolta verso il golfo. Proprio quella che simboleggia Trieste che si consegna all’Italia.

La Mula de Trieste è tornata a Barcola
La Mula de Trieste, guarita, è tornata ad ammirare il lungomare di Barcola. Foto Lasorte

Non c’è più, è sparita. Non un dettaglio trascurabile, considerando il valore simbolico: tanto più in questo periodo, in vista dell’imminenza del settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia nel 1954.

Se ne sono invece accorti i triestini che hanno riferito l’ammanco alla Polizia locale. Impossibile però risalire a quando è stata rubata e al responsabile del furto: non in questi giorni, visto che i controlli della Polizia locale sulle immagini registrate dalle telecamere installate sui palazzi della Prefettura e della Regione non hanno portato risultati, come conferma il comandante Walter Milocchi. Ci sono inoltre segnalazioni dell’alabarda sparita che risalgono già a settembre.

Tergeste integra
Tergeste integra

I basamenti dei pili di piazza Unità rovinati

Ma il tema è più ampio e non riguarda solo l’alabarda sottratta: i basamenti monumentali sono visibilmente rovinati. Sbiaditi, come stinti dal tempo, dall’azione degli agenti atmosferici e dall’inquinamento. Pioggia, vento, sole, la salsedine del mare, per non parlare dei gas di scarico dei veicoli.

I basamenti sono opera dello scultore Attilio Selva. Sorreggono i “Piloni della Vittoria”, forniti all’epoca dai Cantieri San Marco. Alla base riportano i nomi dei giovani uccisi nel novembre del 1953, mentre invocavano il ritorno di Trieste all’Italia.

Fino ad alcuni anni fa non erano così malridotti. Come documentano le immagini del fotografo del Piccolo Andrea Lasorte – le immagini risalgono al 25 agosto 2011 – il monumento splendeva. Le sue tonalità bronzee luccicavano al sole di piazza Unità, suscitando un gioco di chiaroscuri con i bianchi palazzi attorno.

Tergeste enza alabarda dopo il furto Foto Lasorte
Tergeste enza alabarda dopo il furto Foto Lasorte

 

L’assessore comunale Rossi chiede un sopralluogo 

Il Comune non intende trascurare la questione. Il sindaco Roberto Dipiazza, informato della situazione, assicura che la manutenzione dei basamenti – compresa l’installazione di una copia dell’alabarda – sarà eseguita insieme al più ampio progetto di riqualificazione dell’intera piazza, che sconta l’annosa piaga della pavimentazione rovinata. Ci vorrà tempo, insomma. Ma intanto l’assessore con delega alle Politiche della cultura, Giorgio Rosi, ieri si è mosso contattando la Soprintendenza per un sopralluogo. «Ho chiamato – spiega l’assessore – e presto andremo ad accertare le condizioni dei basamenti».

I precedenti

Rimane il tema del furto o comunque dell’atto vandalico dell’alabarda, che ricorda un po’ ciò che accadeva di tanto in tanto con il bastone e la pipa della statua dedicata al poeta Umberto Saba in via San Nicolò, all’angolo con via Dante, saccheggiati più di una volta forse – chissà – dai cacciatori di cimeli. «Sono atti che denotano mancanza di rispetto nei confronti della città e della sua storia», osserva l’assessore alle Politica della sicurezza Caterina de Gavardo.

Rubata l’alabarda di Tergeste, la statua in piazza Unità a Trieste

Peraltro non è la prima volta che qualcuno si porta via l’alabarda dalla statua di “Tergeste”: nel luglio 2006 era stata svitata e fatta sparire assieme all’asta. Quella volta il danno era stato quantificato in 5 mila euro. Poi era stata sostituta con una copia. Questa volta è stata sradicata l’alabarda.

I grandi pili portabandiera, invece, erano stati smontanti e sottoposti a restauro già nel 2000 proprio durante i lavori di pavimentazione della piazza. Anche l’alabarda originale, in quel periodo, era stata sistemata e fatta risplendere. —

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